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VAN BRONCkHORST, IL CONDOTTIERO DEI RANGERS

06.05.2022 | 15:30

I Rangers di Glasgow tornano in una finale europea dopo 14 anni. Era la stagione 2007-08, quando la compagine di Glasgow arrivò nella finale della allora Coppa Uefa, dopo aver eliminato in semifinale la Fiorentina, dopo un doppio 0-0, ma con i rigori che sorrisero agli scozzesi. Finale poi persa contro lo Zenit di San Pietroburgo.

Rangers che quindi torna a farsi valere a livello europeo, dopo la triste vicenda societaria, la retrocessione nelle serie minori di alcuni anni fa e il ritorno ad altissimi livelli.

Uno degli artefici del miracolo dei Rangers è il tecnico, Giovanni Van Bronckhorst. Il tecnico olandese, classe 1975, sta facendo davvero imprese importanti, dopo aver preso comunque una pesante eredità lasciatagli da Steven Gerrard, che la scorsa stagione aveva vinto il campionato in Scozia dopo tanti anni di assenza. A novembre, Gerrard ha accettato la corte dell’Aston Villa, in Premier League, lasciando quindi un posto libero importante.

Van Bronckhorst, scelto anche per la sua militanza ai Rangers da calciatore, dal 1998 al 2001, si è calato subito nella parte, con umiltà e con dedizione, consapevole che quanto fatto da Gerrard non era facile da ripetere. Ha avuto in eredità una squadra prima in campionato, con 4 punti di vantaggio sul Celtic e in corsa per tutte le competizioni. Inizio complicato, con una sconfitta in Scottish Cup, ma riesce a riprendersi con ottimi risultati, in particolare in Europa League.

Risultati che in campionato sono andati un po’ in maniera altalenante, con il Celtic Glasgow che è riuscito a superare i cugini e ora a presentarsi con 6 punti di vantaggio a poche giornate dalla fine. E’ in Europa, che però, i Rangers di Van Bronckhorst hanno sorpreso tutti, ottenendo una importantissima finale di Europa League e sognando un trofeo continentale, da provare a bissare dopo la vittoria della Coppa delle Coppe del 1972, esattamente 50 anni dopo, quindi.

Per Van Bronckhorst sarebbe una grande rivincita, un trampolino di lancio anche da allenatore. L’olandese, infatti, dopo aver chiuso la carriera da calciatore nel 2010 con il Feyenoord (ottima carriera con grandi risultati raggiunti con Feyenoord, Rangers, Arsenal e Barcellona e colonna della Nazionale olandese, fino alla finale del Mondiale 2010, quando ha dato l’addio al calcio giocato), ha iniziato subito a collaborare nelle giovanili del Feyenoord.

Dal 25 luglio 2011 è diventato il vice di Ronald Koeman sulla panchina del Feyenoord. Dopo alcuni anni nelle giovanili e nell’Accademy del Feyenoord, nel 2015-16 viene annunciato allenatore della prima squadra del Feyenoord in sostituzione di Fred Rutten con un contratto biennale.

Il 17 maggio 2015 diventa ufficialmente il nuovo allenatore del club di Rotterdam in seguito alle dimissioni di Rutten. La stagione iniziale è complicata, ma il Feyenoord arriva quarto e si qualifica per l’Europa League.

L’anno seguente in campionato arriva dietro a PSV e Ajax mentre vince la Coppa d’Olanda contro l’Utrecht per 2-1 qualificandosi per l’Europa League. Da questa competizione uscirà ai gironi piazzandosi dietro a Fenerbahçe e Manchester United.

Nel 2017, dopo 18 anni di assenza, guida il Feyenoord alla conquista dell’Eredivisie, dopo un duello punto a punto con l’Ajax, deciso all’ultima giornata avendo la meglio per un punto.

Il 5 agosto 2017 vince la Supercoppa ai rigori contro il Vitesse che lo aveva eliminato dalla Coppa d’Olanda ai quarti a gennaio.

Ma la stagione 2017-18 vede gli olandesi in affanno sia in campionato dove ha troppo distacco da PSV, Ajax e AZ (arriva quarto), che in Champions dove si piazza ultimo nel girone con Manchester City, Shakhtar e Napoli. Vince però di nuovo la Coppa d’Olanda, questa volta contro l’AZ Alkmaar per 0-3.

Il 4 agosto 2018 vince di nuovo la Supercoppa ai rigori contro il PSV.

Ma il suo cammino con il club è ormai agli sgoccioli. Il 24 gennaio 2019 il Feyenoord annuncia che Van Bronckhorst, in scadenza di contratto a giugno, non ha intenzione di rinnovare.  In campionato si piazza al terzo posto dietro ad Ajax e PSV qualificandosi per l’Europa League; Fortuna Sittard-Feyenoord 1-4 del 15 maggio è la sua ultima partita sulla panchina dei rotterdammers. In tutto in quattro anni ha vinto un campionato, due coppe e due supercoppe d’Olanda, un bilancio importante che lo proietta all’attenzione internazionale.

Ma il suo futuro non è in Europa. Il 3 gennaio 2020 viene scelto come nuovo allenatore del Guangzhou R&F, club della Chinese Super League, in sostituzione dell’esonerato Dragan Stojković. La pandemia del Covid, che si scatena in Cina, non gli permetterà di lavorare con continuità.

Lascia la Cina nell’inverno 2020. Dopo un annetto di inattività, nel novembre 2021 viene chiamato dai Rangers.

L’olandese utilizza in maniera usuale un 4-3-3, molto offensivo e spettacolare, cosa che anche in Europa è servito per creare non poche difficoltà alle avversarie. Il tallone d’Achille è magari la fase difensiva, visto che i suoi Rangers sono una squadra molto offensiva, e che preferiscono giocare a viso aperto con ogni avversario, rispetto alla maggiore compattezza e quadratura difensiva  che aveva dato Gerrard.

Van Bronckhorst, ha in Taverier un elemento di spessore assoluto, un esterno destro che è abile sia come terzino che ala offensiva. Oltre ad essere capitano, è un vero e proprio jolly che permette ai Rangers di poter giocare sia con una difesa a 3 (un 3-4-3) sia con un 4-3-3.

Un gioco palla a terra e rapido, è poi la prerogativa del tecnico olandese, cresciuto come calciatore nelle filosofie di gioco del Barcellona e dell’Arsenal, spiccate ad attaccare. E proprio questa mentalità offensiva e sfacciata, fanno dei Rangers una delle grandi soprese in Europa e ora punta ad alzare al cielo di Siviglia, dopo 50 anni, una competizione internazionale.

Potrebbe essere una rivincita per Van Bronckhorst, lui che da calciatore, una Champions League, l’ha già vinta e quindi sa come si vince in Europa e da vero condottiero, proverà ora a portare gli scozzesi nella storia.

Foto: Twitter Rangers