Sheva cuore rossonero. Da ct dell’Ucraina al Genoa che gli sta per affidare la panchina
Andriy Shevchenko, ex bomber ucraino del Milan, è vicinissimo alla panchina
del Genoa: subentrerebbe
al posto di un Ballardini gà traballante da tempo. La sua carriera da calciatore è ben nota a tutti: cresce nelle giovanili della
Dinamo Kiev, facendo il salto in prima squadra e mettendo a segno 60 gol in 117 presenze, cinque campionati e tre coppe nazionali ucraine. Dunque il passaggio al grande calcio, sette stagioni incredibili al
Milan, con una Champions League, una Supercoppa UEFA, lo Scudetto 2003-04, una Coppa Italia e una Supercoppa in bacheca. 127 centri in 208 gare in rossonero, poi un biennio al
Chelsea, un'altra breve parentesi al Milan e il ritorno definitivo a casa, alla Dinamo Kiev. Poi è arrivato il momento della carriera da allenatore, cominciando alla guida dell'
Ucraina nel 2016 con Tassotti e Maldera nel suo staff, dopo aver rifiutato tale incarico nel 2012, ritenendo l'impegno troppo prematuro a pochi mesi dal ritiro dal calcio giocato.
“Troppo presto, sarebbe una scelta affrettata. Spero che la federazione capisca”, disse Andriy saggiamente. E l'attesa ha pagato, è chiaro e nitido agli occhi dopo i risultati raggiunti qualche anno più tardi, un percorso che ha portato l'Ucraina ai quarti di finale a Euro 2020, dopo 62 match con una media punti di 1,69 a partita. Ecco il bilancio complessivo: 25 vittorie, 13 pareggi, 14 sconfitte, 71 gol fatti e 62 subiti. Shevchenko ha avuto la fortuna di avere tanti grandi allenatori nella sua carriera da giocatore, adesso che è lui a sedere in panchina, è alla ricerca del mix giusto: “
Voglio un calcio propositivo, ma deve esserci equilibrio. Bisogna sapere quando è il momento giusto per attaccare e quando difendere, quando pressare e quando aspettare”, sono dichiarazioni che ha rilasciato più volte. Così come ha detto più volte che l'Italia è la sua "seconda casa". Ora c'è il Genoa, per ritrovare la tanto amata Serie A, una sfida che si preannuncia davvero appassionante per Sheva. Foto: Twitter Euro 2020