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FERMIN LOPEZ, IL PREDESTINATO

31.07.2023 | 15:00

La “Cantera” del Barcellona è un vivaio stupendo di talenti che riesce a regalare al club blaugrana potenziali fenomeni, protagonisti nel futuro. Un ciclo che non passa mai di moda, negli ultimi 20 anni. L’ultimo nome che sta impressionando con i catalani è Fermin Lopez, centrocampista offensivo, seconda punta, balzato alla cronaca grazie a un gol nell’amichevole, nel “Clasico”, contro il Real Madrid.
Un assist e un gol in 17 minuti nell’amichevole che ha visto il Barça travolgere il Real a Dallas per 3-0. E quando ti metti in luce, in particolare contro il Real, anche se in amichevole, è normale che la fama di predestinato ormai è più di un atto dovuto.  E pensare che Fermin Lopez non doveva partire con Xavi e i suoi uomini per la tournée americana.
Classe 2003, 20 anni compiuti l’11 maggio. Nato a El Campillo, piccolo borgo di meno di 2000 anime in provincia di Huesca. Dal paesino alla metropoli, la trada è lunghissima. Talento purissimo fin da piccolino, scartava i suoi compagni e avversari con una semplicità dosumana, tanto da ricevere l’appellativo di “Messi del Campillo”.
Quando compie 10 anni, i genutori lo iscrivono alla scuola calcio del Reacreativo de Huesca, club importante della provincia, che bazzica spoesso anche la Liga. Annate importanti per Lopez. che cresce e che attira le attenzioni del Betis Siviglia, che 4 anni più  tardi lo preleva (nel 2016).
Il suo talento sboccia immediatamente, numeri clamorosi nell’Under 16 del Betis, e allora, nel 2018, il Barcellona decide di pagare una clausola al Betis e di inserirlo nella propria Cantera, intuendo che nel ragazzo c’è deò talento e che va coltivato. Un percorso come Gavi, suo compagno nelle giovanili del Betis. Ma per Fermin non è stato semplice ambientarsi nella realtà blaugrana. Fermin Lopez fa tutta la trafila delle giovanili, poi la stagione 2021-22 gioca nella squadra B, allenata da Rafael Marquez, ma non incide. All’età di 19 anni, allora, la scrosa stagione, il Barcellona decide di fargli fare un’esperienza in prestito, al Linares nella terza divisione del calcio spagnolo, la nostra Serie C, dove esordisce tra i professionisti e si rende protagonista di una stagione strepitosa, con 12 gol e 4 assist nel suo primo anno tra io professionisti.
Al ritorno in Catalunya, tante le richieste di prestito per il Barcellona, in particolare dalla Seconda Divisione Spagnola, ma Xavi ha deciso di valutarlo, portandolo all’ultimo istante con sè in tournée. Ha esordito nella gara spettacolare contro l’Arsenal, finita 5-3 per i Gunners, dove Lopez si è ben distrigato, creando molti pericoli, facendo i giusti movimenti e accogliendo gli applausi di Xavi. Ora la conferma con il Real Madrid, con tanto di gol e assist, che fanno capire che il potenziale del ragazzo c’è. Sta a Xavi ora valutare se potrà essere utile al Barcellona, con un ruolo alternativo, ma che comunque può incidere per la squadra. Vista la aprtenza di Dembelé per il PSG, Xavi deve pensare se investire su Lopez o decidere di far ingaggiare un sostituto del francese.

176 cm d’altezza e un fisico longilineo, sul quale ha lavorato per irrobustirlo.  Piede destro, predilige giocare sul fronte sinistro dell’attacco per accentrarsi e calciare, ma è bravo anche ad arrivare fino in fondo e mettere cross per gli attaccanti.
Xavi ha così parlato di lui dopo la rete al Real: “Ho sempre detto che in questo gruppo non abbiamo complessi, quando ti alleni bene e meriti in allenamento giochi. Oggi lo abbiamo visto molto sciolto, con tanta fiducia. Credo che possa aiutarci molto. Oggi poi si prende una nota eccezionale per il gol e per l’assist. Ha personalità e ci aiuterà molto durante la stagione”.

Parole dunque che certificano una investitura da fenomeno e con il Barcellona che punterà ancora una volta su un prodotto del suo vivaio, di quella sua Cantera, che continua a regalare soddisfazioni e a lanciare potenziali campioni. E d’altronde, se nella seconda gara con il Barcellona, segni un gol e fornisci un assist contro il Real Madrid, a 20 anni, non puoi che non essere un predestinato.

Foto: Instagram Fermin Lopez