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ZOLA, IL SALVACAGLIARI

26.12.2014 | 12:48

Al Cagliari ha chiuso la sua carriera da calciatore, proprio da Cagliari ha voluto che ripartisse la sua carriera di allenatore, dopo un periodo più o meno lungo di riflessione. Gianfranco Zola i colori rossoblu ce li ha nel destino, lui che è un figlio della Sardegna e che la sua terra la ama più di se stesso. Forse era scritto da qualche parte che un giorno sarebbe tornato. La sfida, del resto, è di quelle contano: salvare una squadra che, attratta dalle sirene tutte zemaniane del bel calcio, dei gol e dello spettacolo, si è ritrovata a Natale in terzultima posizione. A lottare per la salvezza ‘Magic Box’, in fondo, c’è abituato. Dopo una leggendaria carriera da calciatore in grandi club e con grandi – anzi, grandissimi – campioni, da tecnico ha spesso lavorato in periferia. Ha cominciato da vice di Casiraghi all’Under 21, lui che per i giovani è sempre stato un esempio, corretto, leale e sincero in ogni situazione. Poi è tornato in Inghilterra, al West Ham, in quella Londra che lo aveva stregato dopo l’esperienza di Parma. Sognava il Chelsea, è partito dagli Hammers con l’obiettivo di cambiare quartiere e stadio prima o poi. Risultato: nono posto in Premier League e un’etichetta di allenatore in ascesa, pragmatico quanto basta ma capace anche di far giocar bene la sua squadra. L’anno dopo, nel 2009, il rovescio della medaglia: il West Ham gli ha chiesto il salto di qualità (senza però mettergli a disposizione uno squadrone, sia ben chiaro), ben presto si è ritrovato nei bassifondi. È riuscito comunque a centrare la salvezza, Zola, nonostante di fatto la dirigenza lo avesse già esautorato a cinque giornate dal termine, e ha salutato sbattendo la porta. Il ritorno in Italia – Commissario tecnico della Nazionale under 16 – e quella voglia irresistibile d’Inghilterra che lo ha assalito di nuovo. Nel 2012 ha firmato un biennale con il Watford dei Pozzo, mancando la promozione per un soffio. Ci ha riprovato l’anno successivo, ma ancora una volta quando ‘doveva’ vincere per forza, le cose gli sono andate male. Ha lasciato dopo cinque sconfitte consecutive, è rimasto alla finestra sognando magari di tornare in quella Premier che è sempre stato il suo sogno neppure troppo nascosto. Invece lo ha chiamato il Cagliari e non ha potuto dire di no. Una telefonata a Casiraghi – ristabilito il duo dei tempi dell’Under 21, anche se a parti invertite – e la sfida è lanciata. Salvare il Cagliari, rilanciare se stesso. Zola Salvacagliari: una nuova pagina da scrivere in quello straordinario racconto di vita e di sport che è la carriera di ‘Magic Box’.