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Workshop milanese: parlano Calori e Brocchi

19.03.2014 | 18:10

Vi proponiamo ulteriori contributi dei relatori della seconda giornata, focalizzata sui mister, del Workshop: allenatori e direttori sportivi, organizzato all’Una Tocq Hotel di Milano dalla Idcsportmanagement degli agenti FIFA Alfonso Marotta e Roberta Concas. L’evento nel corso del quale ieri è stato consegnato all’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, il premio internazionale “Una vita per il calcio”.

 

Alessandro Calori (ex Brescia e Novara): “Ritengo importante la cura delle situazioni da palla inattiva nel calcio di oggi. Fare questo mestiere a volte ti pone davanti a un bivio nei rapporti con la tua società di appartenenza, che ti porta a decidere in quale misura essere aziendalista. Non nego che ho pensato all’ipotesi di provare un’avventura all’estero ma ritengo che ci siano ancora le possibilità per poter fare nel migliore dei modi l’allenatore nel nostro Paese”.

 

Cristian Brocchi (Allievi Nazionali Milan): “È fondamentale la cura della crescita del ragazzo all’interno del settore giovanile. Al Milan ho ottenuto tanti successi, ma sono anche diventato un uomo ed è un insegnamento che voglio trasmettere anche ai miei ragazzi”.  

 

Mauro Gibellini (ex ds Como e Verona): “La difficoltà nel rapporto tra un diesse e un allenatore è anche legata al loro atteggiamento nel calcio di oggi. La centralità mediatica che ha assunto questo mondo ha infatti portato gli allenatori a porsi sulla difensiva, consapevoli di essere l’anello debole nei momenti di difficoltà di una squadra. Ritengo dunque che l’unità di intenti possa risultare fondamentale, con l’idea di procedere tutti verso la stessa direzione dettata dal bene della società per la quale si lavora”.