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WELCOME ERIKSEN: CLASSE E ADRENALINA ALLA CORTE DI CONTE

29.01.2020 | 11:45

Si chiama Christian Eriksen ed è stato, come vi abbiamo raccontato, il grande colpo di mercato invernale dell’Inter.
La sua classe aulica ha attirato l’interesse del club nerazzurro che – a margine di un corteggiamento costante – è culminato con il suo approdo a Milano.
Nato a Middelfart il 14 febbraio del 1992, il giovane Eriksen entra a far parte del Middelfart, club allenato dal padre, ed è lì che inizierà a prendere confidenza con il pallone.
Successivamente a tredici anni si metterà in mostra nell’Odense ma sarà il 2008 l’anno della svolta. Infatti L’Ajax, sborsando una cifra vicina al milione di euro, acquista il piccolo danese per arruolarlo nel proprio settore giovanile. Quale migliore palestra se non la patria del calcio totale?!

Da quell’istante sarà una continua ascesa verso il firmamento del calcio Europeo.
Nel 2010 viene richiamato in prima squadra dove nel gennaio dello stesso anno il tecnico Martin Jol gli regala la sua prima volta in Eredivise contro il NAC Breda.
Non si ferma più il talento di Eriksen: a febbraio il suo esordio in Europa League contro la Juventus.
Ma sarà il 25 marzo il giorno del suo primo gol in Coppa dei Paesi Bassi.
Le prestazioni mostrate da Eriksen spingono il suo allenatore al paragone con campioni quali Wesley Sneijder e all’idolo danese Michael Ladrup.

Ma per Eriksen è arrivato il momento di lasciare e andare in un’altra latitudine che gli permettesse di applicare ciò che L’Ajax gli aveva inculcato.
Così, dopo 113 presenze incorniciate da 25 reti, il centrocampista danese dice sì al Tottenham.
Sarà con la maglia degli Spurs che giungerà la consacrazione: sette anni in Premier League, 226 presenze con 51 gioie realizzate. Tre campionati olandesi, una Supercoppa di Olanda, una Coppa Olandese, per tre volte miglior calciatore danese.

Eriksen è fondamentalmente un trequartista ma la sua flessibilità tattica gli permette di  agire anche da mezzala in un centrocampo a tre, Ajax docet.
Dotato di una classe elevata, riesce a calciare con padronanza tecnica con entrambi i piedi. E, come se non bastasse, è specialista nei calci piazzati.

Ne hanno fatta di strada gli scarpini di Christian: dai primi calci nella squadra della sua città natia, via Amsterdam da Londra, alla Scala del Calcio con la maglia nerazzurra.
La stessa casacca consegnata alla storia da Wesley Sneijder, ancora il tocco del destino, fratello tecnico di Eriksen a cui Jol lo accostò quando quegli scarpini mossero i primi passi.