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“Ho visto Cavani”. Quella notte a Milano nevicava e volavano gli asini…

02.09.2016 | 23:45

“Ho visto Cavani”: il passaparola nella notte tra venerdì e sabato scorso a Napoli. Un indizio giornalistico (?), centinaia di tifosi radunati all’Hotel Vesuvio dove il Matador secondo quella soffiata (soffiata o sofficini?) era stato convocato nientepopodimenoche da Aurelio De Laurentiis. A due giorni dalla partita con il Monaco, pensate che soddisfazione. Indipendentemente da un ingaggio in doppia cifra. E pazienza se a quattro-cinque giorni dalla conclusione del mercato il Paris Saint-Germain – già orfano di Ibrahimovic – avrebbero dovuto trovare un sostituto. Problemi loro. Non scherzate, De Laurentiis ha convocato Cavani e nessuna si permetta di obiettare. Addirittura il passaparola sui social, tweet come se nevicasse, per dare spazio alle testimonianze. L’amico dell’amico, l’amico del dipendente dell’albergo, l’amico del tassista. E tutti a chiedere lumi, a scrivere con sorpresa: ma voi non sapete niente? Ma neanche un commento, guardate che prendete un granchio… Nella vita professionale ci possono essere gli infortuni, le debolezze, le amnesie, ma questa ci è sembrata davvero carina. La motivazione: si era fidato della sua fonte, la stessa che gli aveva permesso di fare lo scoop su Sarri (oltre 24 ore dopo, aggiungiamo noi). Intanto, in quei minuti, a Milano nevicava e volavano gli asini: il modo migliore per rispondere a Cavani ospite di lusso dell’Hotel Vesuvio. Mentre gli asini volavano, le zebre cantavano, Mancini tornava all’Inter e Mihajlovic al Milan. Ah, le fonti (di Fiuggi?)…

Foto: Twitter Psg