Ultimo aggiornamento: giovedi' 09 maggio 2024 00:30

Vinicius in lacrime per il razzismo: “Ho sempre meno voglia di giocare”

25.03.2024 | 17:10

La stella del Brasile e del Real Madrid Vinicius Junior, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara amichevole tra la nazionale verdeoro e la Spagna, è tornato a parlare del razzismo e degli episodi di discriminazione che lo hanno visto protagonista come vittima. Queste le sue parole in proposito, rilasciate tra le lacrime:

“Voglio solo giocare a calcio, ma devo lottare per tutti i neri del mondo. È una cosa abbastanza triste, è una cosa che succede qui in ogni partita, ogni giorno. Ogni mia denuncia mi rende molto triste. È qualcosa che sta succedendo non solo in Spagna, ma nel mondo. È successo anche a mio padre, hanno scelto un bianco invece di un nero. È una cosa che noto e combatto. Lotto affinché nel prossimo futuro non succeda più a nessuno. Il mio atteggiamento in campo? Certo ho molto da migliorare, ho ancora 23 anni, ed è un progresso naturale. Lasci il Brasile molto giovane senza aver imparato tante cose. Mi sento sempre più triste, ho sempre meno voglia di giocare. Nessuno mi sostiene. La mancanza di sanzioni è la cosa che mi frustra di più, che tutta quella gente se ne vada senza che succeda nulla senza aver fatto nulla. Vorrei che i bambini non dicessero quelle cose, perché è vero che da bambino non sapevo cosa fosse il razzismo. Giocare a calcio è molto importante, ma è anche molto importante la lotta al razzismo, che le persone di colore abbiano una vita normale. Se così fosse andrei alle partite concentrato solo per giocare. L’unico mio desiderio è continuare a giocare e che tutti abbiano una vita normale. Dove trovo la forza? La ricevo soprattutto dalla mia famiglia e da quei tifosi che mi inviano messaggi di incoraggiamento a continuare a lottare per chi ne ha bisogno. A ogni denuncia mi sento peggio, ma devo comparire qui e mostrare la mia faccia. Non lotto contro i tifosi spagnoli, mi batto contro il razzismo nel mondo. Ho chiesto aiuto alla UEFA, a FIFA, Conmebol e CBF che sono grandi gruppi e possono lottare contro questo. Il problema che c’è in Spagna è che il razzismo non è un crimine”.

Foto: Instagram Real Madrid