Ultimo aggiornamento: martedi' 26 marzo 2024 00:30

Ventura: “Esperienza positiva, Balotelli non è da stage. Su Gasperini…”

23.11.2016 | 17:45

Dopo due giorni di stage azzurro, il ct dell’Italia, Giampiero Ventura, ha parlato così in conferenza a Coverciano: “Chi è già pronto? Dopo 48 ore scarse dare un giudizio è impossibile, credo che la strada sia quella giusta, lo deduco da quello che hanno fatto in questi due giorni, che poi è un giorno e mezzo, la partitella era di scarico. E’ stato tutto estremamente positivo. Le parole di Gasperini? Sono rimasto sorpreso perché prima degli stage avevo parlato con la società e con lui. Poi è chiaro che in questo momento di euforia lo possa capire, ma concordo con quello che ha detto Oriali, credo sia una gratificazione. Parlando con i ragazzi dell’Atalanta mi chiedono quando ci rivediamo, questo la dice lunga. Sicuramente faremo un’amichevole con questo gruppo, penso il 31 maggio. Vorrei che loro diventassero una squadra, ancora ci sono tre quarti di campionato, questa non è stata una semplice convocazione di giovani. Hanno delle potenzialità, alcuni inespresse, altri con ali tarpate. Per quello in quella maggiore abbiamo convocato Zaza: non gioca, non ha meriti in questo momento. Vogliamo recuperarlo per il bene del calcio italiano. Le società? Rimango sempre dell’idea che se i calciatori facessero bene le società ce li manderebbero volentieri. Vedere Udinese-Napoli e un solo italiano su ventidue…non c’era mai stata una cosa del genere. Inutile avere giovani potenzialmente validi se poi non li fai giocare. Ora parliamo di Atalanta perché han giocato contro Inter e Roma, se non avessero giocato non ne parleremmo. Balotelli? Non è da stage, ha fatto un Mondiale. Adesso abbiamo un buco, da qui a marzo, c’è tutto il tempo che vogliamo. Potrò fare un salto per vederlo di persona. Lui non è un ragazzo, è un calciatore che è o al di qua o al di là della linea: o è un campione o ha perso continuità. Inutile tornarci su. La dinamica degli stage? Chiedere tre giorni con Barzagli e Bonucci mi sembra fuori luogo. Il primo incontro l’ho fatto con la Juve, la prima frase è stata “non mi parli di stage”, non ne parlo per loro, ma per tutti gli altri sì. Io ho trovato presidenti che mi incentivavano a farlo lo stage. Dico quasi tutti, ma questa è la differenza fra il dire e il fare. Poi il tempo dirà quanto di buono tutto questo produrrà. Caldara è uno dei promettenti di quel ruolo, ma abbiamo anche Rugani e Romagnoli. Stanno arrivando, quando Bonucci, Buffon o Barzagli abdicheranno avremo sostituti con una voglia feroce di continuità. Stiamo lavorando in questo senso. I nuovi? Lunedì sera non sentivi volare una mosca, oggi parlavano e scherzavano a tavola. Non si conoscevano fra di loro, questi ragazzi, sono qui da 48 ore… in due allenamenti e mezzo avevano già l’atteggiamento di squadra, con pregi e difetti. Non abbiamo fatto giocare Ciciretti e D’Alessandro, ma per come hanno lavorato era meglio tenerli fuori per evitare qualsiasi cosa, ma si sono arrabbiati perché avrebbero voluto. I giocatori dalla B? Ho preso Ciciretti che viene dalla Roma, è in B di passaggio e ha delle potenzialità da sviluppare. Ha delle caratteristiche che se dovessero mancare Berardi, Verde, perché non vederlo da vicino. Lo stesso discorso è per Cragno, piacevolissima sorpresa, mi ha stupito in positivo. Abbiamo cercato di dare dei concetti, ci siamo impostati dal punto di vista tattico. Molti nelle loro squadre hanno atteggiamenti diversi, si sono calati nella parte e la stragrande maggioranza si è calata benissimo. Abbiamo trasmesso delle cognizioni, un modo di leggere le situazioni, con margini mostruosi di miglioramento. C’erano Gagliardini, Cataldi, Lapadula, Izzo… gente che c’era anche nel gruppo Germania e ha visto cosa significano professionalità e voglia, qual è la strada per diventare grandi protagonisti come Bonucci in questo momento. Non c’è un esempio verbale, ma uno pratico e di comportamento. Io sono molto soddisfatto. Gagliardini? Quando Marchisio ha dato forfait l’ho chiamato senza grandi dubbi, perché l’ho visto giocare due volte di seguito a Bergamo e mi ha dato la sensazione di un giocatore in crescita. Forse non sarà il titolare dei prossimi dieci anni, non lo so, ma sta migliorando molto. La gara con la Roma ha confermato che gli ha fatto bene stare qui, ha giocato con molta personalità”.

Foto: vivoazzurro.it