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Venezia, Vanoli: “Oggi l’obiettivo è la salvezza. Non ho paura della classifica, ci sono potenzialità inespresse”

08.11.2022 | 15:20

Intervenuto in conferenza stampa, il neo tecnico del Venezia, Paolo Vanoli, si è così presentato alla stampa che lo ha conosciuto da giocatore ormai 30 anni fa, soffermandosi sul difficile momento della squadra e sulla voglia di fare bene in questa avventura: “Sono perfettamente consapevole della situazione in cui la squadra si trova in questo momento. Oggi, bisogna guardare all’obiettivo della salvezza, forse inaspettato dalla società, che non posso che ringraziare per la responsabilità di cui ha deciso di investirmi. So benissimo che il compito di oggi è un compito difficile, e la mia scelta è stata condizionata anche dal passato, Venezia è stata la prima squadra a darmi una possibilità da calciatore in una grande piazza, avrò sempre un debito di riconoscenza per questa maglia. Non ho paura della classifica e dei risultati, sento che questa squadra ha delle potenzialità da esprimere. Ho deciso di mettermi in gioco in una situazione difficile. Molti dei ragazzi non hanno esperienza della Serie B, e devono imparare dallo zoccolo duro della squadra, che ha già vinto una volta il campionato, come si affronta la categoria. – continua Vanoli come riporta il sito dei lagunari – La nostra attuale priorità è una partita, quella di sabato, molto importante, per cui la preparazione va fatta con carica e motivazione. In questo momento, bisogna lavorare non sul modulo, ma sulla mentalità: adesso è necessario entrare nell’ordine di idee che ci giochiamo la salvezza. Le individualità della rosa e la preparazione complessiva possono, potenzialmente, consentire a questa squadra di giocare con qualunque sistema di gioco, motivo per cui il mio principale obiettivo è dare loro un’identità, una mentalità che sia in grado di superare le preferenze individuali per essere completamente al servizio degli obiettivo, del risultato e della categoria. Questa società ha grandi progetti, ed è stata l’idea a lungo termine che mi ha affascinato, ma non possiamo guardare troppo lontano in questo momento. Oggi bisogna essere sinceri, guardare alla dura verità dei risultati. La squadra deve dimostrare alla città di Venezia che il simbolo del Leone davvero ci rappresenta: non si tratta di vincere o perdere, si tratta di soffrire, di lottare, di sacrificarsi”.

Foto: sito ufficiale Venezia