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VELOCITÀ, FANTASIA E DRIBBLING UBRIACANTE: ROBERT MURIC, LA GIOIA DELLA PRIMA VOLTA

24.05.2017 | 10:45

Robert Muric

Nella giornata di Serie A appena conclusa, il Pescara ha battuto con un secco 2-0 il Palermo, in quella che è stata a tutti gli effetti una sfida tra neo retrocesse. A decidere il match sono stati i gol dei giovani Muric e Mitrita, entrambi alla prima gioia nel massimo campionato italiano, che hanno regalato un sorriso a Zdenek Zeman. Il talento croato classe 1996, in prestito al club abruzzese ma di proprietà dell’Ajax, ha sbloccato la contesa al 15′ del primo tempo con un perfetto colpo di testa su assist di Caprari. Rete da incorniciare per il talento balcanico, all’esordio da titolare e al suo primo gol in assoluto in Serie A. Muric, indicato in patria come un futuro crack mondiale, aveva collezionato fino a quel momento appena 67′ minuti in stagione dal suo arrivo in terra abruzzese lo scorso agosto. E ora, alla prima vera chance, non ha tradito le attese: gol spacca partita e giocate di classe. Un biglietto da visita niente male per il gioiellino scuola Dinamo Zagabria.

Robert Muric è nato il 12 marzo 1996 a Varaždin, piccola cittadina del nord della Croazia. Dopo aver mosso i primi passi nel mondo del calcio in piccole realtà locali, è approdato a soli 15 anni alla Dinamo Zagabria, con la quale ha completato il suo percorso giovanile. Nell’estate del 2014 il talentuoso balcanico è passato all‘Ajax facendo il proprio esordio ufficiale con la squadra giovanile degli olandesi il 22 agosto 2014 nella Jupiler League. Sotto la guida di Andries Ulderink disputa due stagioni di livello, arrivando a meritarsi anche l’esordio in prima squadra. Il grande giorno del debutto tra i professionisti arriva il 21 febbraio 2016 con l’allora tecnico dei Lancieri, Frank De Boer, che lo manda in campo all’82’ di Ajax-Excelsior Rotterdam: lui ripaga la fiducia del mister fornendo l’assist a Klaassen per la rete del definitivo 3-0. Al termine del campionato la società olandese decide di far maturare il talento croato mandandolo in prestito in un campionato probante come quello italiano, fiducioso che Muric riesca a ritagliarsi il suo spazio nel Pescara neo promosso in A. Prima di trasferirsi all’Ajax, l’astro nascente del calcio croato è stato corteggiato da mezza Europa, ma dimostrando una freddezza fuori dal comune l’allora diciottenne ha preferito un settore giovanile importante come quello del club di Amsterdam rispetto a realtà economicamente più importanti. “Ero sicuro che l’Ajax fosse l’opzione migliore: è un club di un ordine superiore con tecnici come Stam, Frank De Boer e Bergkamp ad assistere agli allenamenti”, erano state le sue parole subito dopo l’approdo in Olanda, a testimonianza di una maturità raggiunta nonostante la giovanissima età.

Nell’arco della sua giovanissima carriera, Robert Muric è stato impiegato come ala ultra offensiva, impiegato con continuità anche nel ruolo di esterno in un attacco a tre, sia sul versante destro che su quello opposto. Le sue caratteristiche tecniche e tattiche gli permettono di destreggiarsi bene anche come trequartista a supporto della prima punta o, in caso di necessità, come terminale offensivo nella veste di falso nueve. Mancino di nascita, sa calciare pregevolmente anche di destro. Ama partire defilato, ha una tecnica da vero fenomeno e cerca costantemente la giocata a effetto. Lo stile di gioco di Muric è mirato alla costante ricerca della giocata spettacolare: tunnel, no look, dribbling ubriacanti e colpi di tacco a go go. Nonostante giostri spesso lontano dalla porta rispetto ad una prima punta, risulta comunque essere molto incisivo in fase di realizzazione, anche se la specialità della casa sono gli assist al bacio forniti ai propri compagni di squadra. Fa della velocità, della grande tecnica e della rapidità di esecuzione le sue armi principali. Senza tralasciare la sua imprevedibilità, arma letale per qualsiasi difesa avversaria. Eccelle nella conduzione della palla, anche in piena corsa, la sfera non si allontana mai dai suoi piedi delicati. Come detto, tatticamente Muric è un perfetto interprete per il 4-3-3: dalla posizione di ala destra può facilmente accentrarsi, puntare l’uomo ed arrivare al tiro. La sua grande mobilità e duttilità lo portano a giocare in più ruoli dell’attacco, caratteristica fondamentale per un calciatore moderno. Difficile non innamorarsi di un talento simile, tutto classe, fantasia e qualità. Anche Zeman sembra essere rimasto stregato dalle potenzialità del giovane croato, perfetto per il suo 4-3-3, e che potrebbe anche esser riscattato al termine della stagione nonostante la retrocessione in cadetteria. Per Muric sarebbe l’occasione giusta per mettersi in gioco tra i grandi, dimostrando tutto il suo infinito valore. Il Pescara ci spera, l’Ajax è pronto a riportarlo alla base, tanti altri club hanno già chiesto informazioni in vista della prossima stagione. Tutti pazzi per Robert Muric, la stella balcanica dal futuro tutto da scrivere.

 

Foto: sito ufficiale Pescara