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ULLOA, UN’ALTRA FRECCIA ALL’ARCO DEL LEICESTER

22.11.2015 | 09:30

Quando lo scorso 13 luglio Claudio Ranieri fu nominato ufficialmente nuovo manager del Leicester City, in tanti all’ombra del King Power Stadium storsero la bocca. Cacciare Nigel Pearson, il coach della promozione e della successiva salvezza al primo colpo era sembrata invero una mossa azzardata. Ma l’ex tecnico aveva pagato anche colpe non sue, chiaro il riferimento allo scandalo a sfondo razziale che aveva visto coinvolto il figlio James. Oggi invece c’è soltanto da lustrarsi gli occhi: i Foxes sono primi in classifica in Premier League, ieri l’ennesima prova di forza sul campo del Newcastle con un eloquente 3-0 che ha visto tra i grandi protagonisti il nostro personaggio del giorno, Leonardo Ulloa. Il primato non costituisce uno scenario inedito, sia chiaro: Mahrez e compagni stanno incantando da inizio stagione e in vetta c’erano già stati. Ritornarci, però, grazie alla quarta vittoria consecutiva giunta in concomitanza con le inattese sconfitte delle ex battistrada Arsenal (caduto 2-1 in trasferta contro il West Bromwich) e Manchester City (schiantato in casa dal Liverpool di Klopp) ha tutt’altro sapore.

Un exploit corroborato dai numeri: miglior attacco del torneo con 28 reti segnate, lo stesso numero dei punti sin qui accumulati sui 39 disponibili. Insomma, con un terzo di campionato già alle spalle, in casa Leicester si può sognare realmente un torneo di vertice, per quanto la classifica sia molto corta. Mettiamola così: ad oggi si può come minimo puntare a un piazzamento Champions, alla luce del margine di 7 punti vantato sul quinto posto. Il buon Claudio, in cuor suo, magari starà pensando ai precedenti che chiamano in causa la città di Verona: solo il tempo dirà se i suoi ragazzi saranno in grado di emulare le gesta dell’Hellas scudettato nel 1985 o, più verosimilmente, quelle del Chievo dei miracoli targato Delneri, che nella stagione 2001-02 guardò tutti dall’alto per buona parte del girone d’andata per poi calare fisiologicamente e chiudere al 5° posto, centrando comunque una storica qualificazione in Coppa Uefa.  

Tornando al nostro personaggio del giorno, la storia di Ulloa quest’anno si intreccia a doppio filo con quella di Jamie Vardy, l’uomo copertina dell’intera Premier League alla luce del clamoroso record eguagliato sul campo dei Magpies: soltanto Ruud Van Nilsterooy, oltre un decennio fa, era andato a segno per 10 partite di fila. Con quello di ieri per Vardy fanno 12 gol nelle ultime dieci uscite: numeri da urlo, che finora hanno influito in negativo sul 29enne collega argentino. Già, perché l’anno scorso Pearson gli dava sempre fiducia, c’era posto per entrambi e Leonardo aveva segnato molto più di Jamie (11 gol a 5), quest’anno Ranieri gli ha quasi sempre preferito il giapponese Okazaki. Ultimamente però, l’allenatore testaccino è tornato sui suoi passi, riproponendoli in coppia: lo aveva fatto alla undicesima giornata contro il West Bromwich, ci ha riprovato ieri in occasione del 13° turno. Con risultanti più che confortanti: El Ciclon Ulloa ha infatti servito l’assist che ha mandato in porta il capocannoniere Vardy al tramonto del primo tempo, per poi raddoppiare al 17’ della ripresa con una precisa incornata su cross di Mahrez, prima che il subentrato Okazaki chiudesse definitivamente i giochi. Gerarchie capovolte? Vedremo.

Fisico da centravanti vecchio stampo (190 cm per 80 kg), Leonardo, nato a General Roca il 26 luglio del 1986 e cresciuto nel modesto CAI di Comodoro Rivadavia, i gol in carriera li ha sempre fatti, anche se è arrivato tardi ad alti livelli. San Lorenzo, Arsenal Sarandí e Olimpo le altre tappe fruttuose nella natia Argentina, prima di volare in Spagna per fare la differenza tra le file di Castellon e Almeria (4 stagioni in Segunda Division e una sola nella Liga). Nel gennaio del 2013 scocca la scintilla con l’Inghilterra: i cadetti del Brighton scommettono su di lui e Ulloa ripaga la fiducia realizzando 26 reti in un anno e mezzo. Il 22 luglio del 2014 il Leicester investe ben 8 milioni di sterline per rilevarne il cartellino, il resto ve lo abbiamo già raccontato. Quello di ieri per il ventinovenne delantero è stato il primo gol nell’annuale edizione della Premier: Leo proverà a riconquistare definitivamente la maglia da titolare, possiamo starne certi, e Ranieri – conscio di avere una freccia in più al proprio arco – sceglierà il miglior assetto per continuare a scrivere una favola che, nel calcio degli sceicchi e dei munifici diritti tv, rende tutto un po’ più bello. 

Foto: zimbio.com