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Top e flop di Napoli-Juve: Insigne re, Pogba giù

30.03.2014 | 23:20

Grande Napoli, vittoria meritata (Callejon e Mertens a bersaglio) contro una Juve in difficoltà come raramente è accaduto durante la gestione Conte. Il Napoli è partito lancia in resta, avrebbe potuto sbloccare quasi subito se non avesse sbattuto contro un eccellente Buffon, ma poi ha raccolto in base a quanto seminato. Ecco i top e i flop delle due squadre.

TOP NAPOLI

Callejon 7,5 – Intelligenza tattica, velocità, concretezza. Avrebbe potuto festeggiare prestissimo se non avesse trovato il muro Buffon. Ma ha raccolto presto e ha continuato ad accompagnare qualsiasi azione con trovate spesso geniali.

Insigne 7,5 – Un prestazione da folletto vero: ispirato, capace di ispirare, di inventare ma anche di sacrificarsi in copertura. Talvolta criticato nel corso della stagione, questa è la strada per la definitiva consacrazione.

Henrique 7 – Accolto con assurda indifferenza e/o diffidenza da chi evidentemente non lo conosceva bene, ha confermato quanto di buono si diceva di lui in Brasile. Può fare il centrale difensivo, il centrocampista ma anche l’esterno basso con un’applicazione – unita a buona tecnica – davvero invidiabile.

Mertens 7 – Ha la capacità di entrare in partita più veloce della luce. Come se conoscesse a memoria i meccanismi e sapesse come infilare la migliore scorciatoia per colpire. Il raddoppio – su geniale lancio di Pandev – è un mix di astuzia, tecnica e precisione.
 


FLOP NAPOLI

Nessuno

TOP JUVE

Buffon 7 – Se la Juve resta a lungo in piedi, il merito è di Super Gigi che fa la molla in almeno tre occasioni confermando di essere – ancora oggi – uno dei migliori specialisti al mondo. Reattivo, esplosivo, un assegno circolare da incassare.

Lichtsteiner 6,5 – Tra i pochi lucidi e sempre ispirati della truppa di Conte, anche quando passa a sinistra dopo la sostituzione di Asamoah. Combattivo e reattivo, ma canta da solo o quasi.
 


FLOP JUVE

Pogba 5 – Spaesato, talvolta stritolato, quasi in soggezione. Resta uno dei profili più convincenti in campo europeo, il presente e il futuro sono assicurati. Una delle rarissime serate buie da quando è in Italia.

Osvaldo 5 – Doveva essere la sua occasione per l’assenza di Tevez, non lascia il segno. E’ vero che raramente lo mettono in condizione di incidere, però mancano le giocate estemporanee che di solito lo contraddistinguono quando la squadra non lo assiste.