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TOMAS ROSICKY, TALENTO DI CRISTALLO

17.03.2014 | 12:01

“Lui è un vero uomo-Arsenal, perché è qui da molto tempo. E’ davvero il calciatore che rappresenta meglio la nostra idea di calcio: è un uomo squadra, ha ritmo, ha un cervello veloce e capisce bene il gioco. E io lo voglio sempre nella mia rosa, adoro le sue qualità”, questo è ciò che Arsène Wenger pensa di Tomas Rosicky dopo 8 anni vissuti insieme nell’Arsenal.

Ciò che ha impedito a Rosicky di affermarsi come uno dei top a livello internazionale sono stati gli infortuni, tanti e fastidiosi, specie dal suo approdo in Inghilterra dove in Premier League non ha mai superato le 28 presenze stagionali.

E’ un calciatore tecnicamente superiore alla media, un regista capace di giocare davanti alla linea difensiva o dietro le punte. Le sue migliori doti sono la visione di gioco e i tocchi di prima, merce non comune.

Nella vittoria esterna di ieri del suo Arsenal per 1-0 nel derby contro il Tottenham, ha sciorinato tutto il suo repertorio. Nel 4-2-3-1 proposto da Wenger è stato schierato centrale nel trio di trequartisti dietro Giroud e lui ha ripagato il suo manager con la rete decisiva, dopo appena 2 minuti dall’inizio della gara. Un gol non comune, di quelli che negli stadi inglesi e non solo, strappano applausi. Un tiro fantastico, di prima intenzione, dal vertice destro dell’area di rigore, partito da una posizione piuttosto defilata, dopo un triangolo con Oxlade-Chamberlain. Una sassata bellissima di destro, che ha annichilito Lloris e si è infilata nel sette. C’è tutta la tecnica e la visione di gioco di Rosicky in questa rete: una discesa a testa alta per studiare il posizionamento dei compagni, lo scarico con un passaggio perfetto sull’accorrente Oxlade-Chamberlain e tiro scagliato in rete senza pensarci due volte, disegnando nella mente l’azione ancor prima che avvenisse.

Ai tempi dei suoi trascorsi al Borussia Dortmund fu soprannominato il piccolo Mozart o il Mozart del calcio, e se ne capisce bene il perché.

Le primavere sulle spalle sono ormai 33, ma questo non gli ha impedito di ricevere e accettare l’offerta di rinnovo da parte dell’Arsenal, la sua casa. Contratto prolungato di una stagione: con Wenger non ci saranno mai problemi a trovare un accordo.

Una carriera ormai lunga quello del centrocampista ceco, nativo di Praga. Inizia nello Sparta, tre annate da 41 presenze e 8 reti, il 9 gennaio 2001, a 21 anni ancora da compiere, è acquistato per 14,5 milioni di euro dal Borussia Dortmund, acquisto più caro della storia del club tedesco.

In Germania Rosicky trascorre cinque stagioni e mezza, 149 partite e 20 realizzazioni e, a causa di difficoltà economiche del Borussia, si trasferisce all’Arsenal nel maggio 2006. In questi otto campionati ha collezionato 128 presenze e 15 marcature (una media di neppure 20 presenze a stagione), con un anno, il 2008/09 completamente perso a causa dell’infortunio al bicipite femorale.

Anche il rapporto con la Nazionale è stato minato dagli incidenti: si presenta a Euro 2004 non in piena forma, e salta Euro 2008 a causa dell’infortunio sopra citato. Gli Europei del 2012 lo vedono in veste di Capitano della Repubblica Ceca, ma disputa solo la partita d’esordio, perché il tendine d’Achille lo costringe a fermarsi per il resto della competizione. 94 match e 22 gol (quarto marcatore di sempre) sono comunque un ottimo bottino. Resta però l’orgoglio di aver segnato una doppietta ai Mondiali del 2006, nella gara d’esordio della sua Nazionale contro gli Stati Uniti.

Peccato che il Tomas Rosicky forse migliore di sempre, dovrà guardare il Mondiale del Brasile da casa, perché la Repubblica Ceca ha fallito la qualificazione.