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TOMAS RINCON, QUANDO IL GOL È UN EVENTO

24.11.2015 | 09:30

La palma di match più pazzo del weekend di campionato è andata indubbiamente a Genoa-Sassuolo. Una partita che fino al minuto 93 era inchiodata sull’1-0, ma poi conclusasi clamorosamente sul 2-1. Prima la zampata di Acerbi, all’ultimo assalto ospite con persino Consigli a saltare in area di rigore sul calcio d’angolo. Pochi secondi dopo, quando in tanti stavano già abbandonando le gradinate di Marassi dirigendosi vero l’uscita, il colpo di testa a fil di sirena di Leonardo Pavoletti per il più classico gol dell’ex che ha fatto venire giù lo stadio. Un nuovo copione thrilling, ancor più palpitante rispetto a quello andato in scena lo scorso 18 ottobre quando il Grifone si impose contro il Chievo, malgrado l’inferiorità numerica, grazie alla rete di Tachtsidis sempre in pieno recupero. Sintesi perfetta del carattere indomito di una squadra sempre votata alla ricerca dei tre punti, in linea con i dettami di Giampiero Gasperini, il vate della Lanterna rossoblu che ogni anno si vede costretto ad assemblare un organico rinnovato almeno per metà dal farraginoso Preziosi. E, puntualmente, ci riesce senza troppi affanni.

Tornando alla sfida di domenica, c’è ancora qualcosa da raccontare. All’appello manca infatti un marcatore, l’autore del momentaneo 1-0, e proprio su Tomas Rincon accendiamo i fari del nostro approfondimento quotidiano. Questo e altro per celebrare un evento più unico che raro: si perché, del mastino vinotinto tutto si può dire…meno che abbia il gol nel sangue. Basti pensare che il 27enne centrocampista non segnava addirittura dalla stagione 2007-08, la sua prima effettiva da professionista, quando realizzò ben 6 reti in patria con la maglia dello Zamora tra Primera División e Copa Venezuela. Poi, il nulla assoluto: porta avversaria tabù sia ai tempi del Deportivo Tachira che nei 5 anni e mezzo trascorsi in Germania, onorando con grinta e sudore per 128 volte la gloriosa maglia dell’Amburgo, una delle nobili decadute del calcio tedesco. E che gol quello realizzato all’ambizioso Sassuolo, attuale quinta forza della Serie A: uno splendido sinistro a giro sul secondo palo dal limite dell’area, pregevolissima la prima segnatura europea di Rincon. Dopo le contestuali espulsioni di Berardi e Perotti, gli elementi più tecnici tra i 22 in campo, a estasiare il palato del pubblico del “Luigi Ferraris” è stato il protagonista più inatteso in qualsiasi tabellino dei marcatori. Una prodezza commentata così dal diretto interessato nel dopopartita sul proprio profilo Instagram: “Una festa da ricordare, che spirito ha questo Genoa! Follia pura!!! Esultare a Marassi non ha prezzo”.

Come dar torto a Tomas, soprannominato El General per il suo temperamento nella terra di mezzo, dove è chiamato a fare legna e recuperare palloni senza soluzione di continuità. Mansioni egregiamente svolte dal ragazzo nato a San Cristóbal il 13 gennaio 1988, formatosi a livello giovanile nell’Union Atletico Maracaibo e arrivato in Italia a parametro zero nell’estate del 2014, precisamente il 31 luglio, per sottoscrivere un quadriennale con il Genoa. Per Gasp il ringhioso Rincon è un elemento fondamentale, praticamente insostituibile a giudicare dalle statistiche: in questa stagione finora ha saltato solamente la prima partita, in quanto squalificato (le ammonizioni si accompagnano fedelmente al physique du rôle da mediano di rottura, 175 cm per 75 kg), mentre nella scorsa ha collezionato 29 presenze, tutte dal primo minuto tranne due, nonostante i quasi due mesi passati in infermeria per un fastidioso infortunio muscolare. Oltretutto, il capitano del Venezuela (67 le apparizioni con la Nazionale maggiore a far data dall’esordio datato 3 febbraio 2008) si contraddistingue per una buona versatilità, potendo ricoprire con profitto anche il ruolo di esterno destro di centrocampo. Ogni allenatore vorrebbe avere alle proprie dipendenze un giocatore con caratteristiche simili, magari un po’ più tecnico, ma è anche vero che dalla vita non si può avere tutto. Ad ogni modo, chissà che l’exploit non possa aver sbloccato Rincon in zona gol: scommettiamo che da adesso in poi ci proverà più spesso?    

Foto: Twitter Genoa