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THOMAS MEUNIER, LA FRECCIA BELGA COL VIZIETTO DEL GOL

21.06.2016 | 11:26

Ha debuttato a Euro 2016 nel 3-0 con cui il suo Belgio ha liquidato la pratica Irlanda. E ha inciso in modo concreto sull’economia del match, servendo a Witsel l’assist per il raddoppio. Una prestazione, quella di Thomas Meunier, che ha attirato ancor di più su di sé l’attenzione dei grandi club, in vista di un mercato estivo che comincia a scaldare i motori. Lo scatto più importante, come già raccontatovi, lo ha fatto il Napoli. Al club partenopeo piace non poco l’esterno classe 1991 di proprietà del Clug Brugge e sarebbe una scelta anche in prospettiva. Non solo per la giovane età del giocatore, ma anche per riservarsi uno slot per gli extracomunitari da colmare con il messicano Hector Herrera, seguito da diverse settimane e reduce dalla pesante eliminazione in Copa America per mano del Cile dell’ex Edu Vargas. Particolare tutt’altro che da sottovalutare: in questi giorni Dries Mertens ha indossato la maschera di Giuntoli e, nel ritiro della Nazionale, sta provando a convincere il diretto interessato, parlandogli benissimo di un ambiente azzurro che lo aspetta a braccia spalancate. Insomma, De Laurentiis lo ha detto senza troppi giri di parole: per competere su tre fronti, servono due giocatori di livello per ogni ruolo. Da quella parte Sarri può disporre del dinamismo e dell’intelligenza di Hysaj, con Meunier sarebbe super-coperto sotto il profilo dell’affidabilità e della costanza di rendimento.
Ma perché proprio il terzino belga? Quali sono le caratteristiche che hanno stregato il Napoli? Nato e cresciuto a Sainte-Ode, fino al 2006 ha militato nelle giovanili del Givry e poi dello Standard Liegi, prima di approdare al semi-sconosciuto Virton con cui ha debuttato tra i professionisti. Un biennio di alto profilo, chiuso con ben 16 reti in 50 presenze complessive, che ha intrigato non poco proprio il Brugge. E proprio nell’estate del 2011 avviene (per soli 300 mila euro) il trasferimento chiave per la sua ancora brevissima carriera. Da allora nulla è cambiato. Anzi: nonostante questo deciso upgrade, il suo modus operandi non viene affatto snaturato. Uno stile di gioco che prevede un calcio super-offensivo: le sue discese sulla destra spesso e volentieri si concludono sul fondo e con un preciso cross al centro, ma Meunier ama molto anche accentrarsi e andare alla conclusione, o provare lo stacco su calcio piazzato (merito soprattutto dei suoi 190 centimetri di altezza), come testimoniano i 17 centri collezionati nelle ultime cinque stagioni. Al servizio di Michel Preud’homme è definitivamente esploso, al punto da ottenere la convocazione a Euro 2016. Dove sta dimostrando di meritare palcoscenici più probanti, competizioni più esaltanti, contesti di gioco e di squadra più stimolanti. In pratica, tutto ciò che potrebbe garantirgli a occhi chiusi il Napoli di Sarri. Nella cui scacchiera – già lo immaginiamo – “rischierebbe” davvero di muoversi a meraviglia.

 

Foto: Youtube