Ultimo aggiornamento: giovedi' 25 aprile 2024 00:30

Tevez: “Mi ispiro a Conte. La Juve sta già facendo il massimo. Spero di tornare un giorno”

11.04.2024 | 09:57

Carlos Tevez, alla Gazzetta dello Sport, si è raccontato sulla sua nuova esperienza da allenatore e sulla Juventus di oggi.

Queste le sue parole: “Sono un allenatore passionale, uno che ci mette l’anima tutti i giorni. Giochiamo un calcio dinamico: pressing alto e grande attenzione alla fase offensiva. Coi miei giocatori sono un martello, ho avuto grandi maestri… Mi ispiro a Conte per la passione e l’ossessione per la vittoria, da Bielsa ho preso l’attenzione ai dettagli e da Ferguson mi porto la grande calma nella gestione del gruppo. Ma di bravi ne ho avuti tanti, penso a Mancini e Allegri. Se ne devo dire uno però, scelgo Antonio”.

Allegri:Max è diverso, è più tranquillo. Questo non vuol dire che non sia un vincente o che non abbia mentalità. Basta vedere come si rialza da ogni momento difficile. Tutto grazie alla gestione e all’empatia che sa creare con il gruppo. È più calmo nelle situazioni, ma gli va dietro tutto lo spogliatoio”.

Sul futuro di Allegri “La squadra ora è terza e credo non abbia i mezzi per fare di più. Siamo abituati a vedere la Juve vincere quindi ci sorprendiamo se non lo fa per qualche anno. Seguo molto la A e penso che l’Inter sia superiore e ci sia tanta distanza tra i due club. Allegri sa tirare fuori il meglio della squadra soprattutto nelle difficoltà. Anche con noi all’inizio era stato così. Poi dipenderà da cosa cerca la società”.

Un ritorno: “L’Italia è nel mio cuore. Mi piacerebbe tanto, magari da allenatore. La A è uno dei migliori campionati al mondo e penso di dover crescere per meritarmela”.

Un rimpianto: “La finale di Champions col Barcellona. Eravamo fortissimi. E io ero convinto di poterla vincere, anche se avevamo davanti il miglior Barça di sempre. Guardiamo il centrocampo: Pirlo, Pogba, Vidal, Marchisio. Ti davano la sensazione di poterti mandare in porta da un momento all’altro”.

Obiettivi personali: “Prima di tutto migliorare. So che questa è una palestra e mi devo giocare bene le mie carte. Ho fatto un’ottima carriera da giocatore, vorrei riuscirci anche da allenatore. Mi piace un sacco e non pensavo mi potesse appassionare così tanto. Penso molto all’Italia, chi lo sa se in futuro ci sarà occasione”.

Foto: twitter personale