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Ternana in B, Lucarelli: “Abbiamo lavorato per costruire una mentalità. Spiace non festeggiare davanti ai tifosi”

03.04.2021 | 19:20

Ternana in B dopo la bellissima vittoria contro l’Avellino. Cristiano Lucarelli ha così parlato in conferenza stampa dopo l’impresa del pomeriggio che ha riportato la Fere in Serie B: “Il primo pensiero è stato quello di imprecare perchè la squadra non ha avuto la possibilità di festeggiare davanti ai tifosi. E’ il rammarico di quella che sarebbe potuta essere la giornata di oggi a Terni. Ti passa davanti la stagione in un attimo, dal giorno della presentazione ad oggi. L’altro pensiero è stato per Fabrizio Paghera e per la sua mamma perchè era confuso se proseguire la sua avventura perchè voleva restare vicino alla mamma. Oggi il destino ha voluto che lui segnasse anche il gol. Mando un bacio e abbraccio alla signora Paghera alla quale mando un bacio e abbraccio. I complimenti vanno ai ragazzi che hanno reso questa promozione molto più semplice di quello che sembrava. I ringraziamenti vanno anche ai giornalisti, perchè siete stati pazienti, avete capito il modo di gestire la testa dei giocatori, mi avete aiutato a restare con la testa nel carrarmato, cercando di lanciare messaggi positivi. I campionati si vincono anche con una grande comunicazione all’esterno, fatta di rispetto per gli avversari, umiltà in ogni approccio ad ogni gara. Mi avete aiutato a mantenere l’umiltà. La cosa più bella è aver costruito una mentalità d’acciaio che ci ha portato ad approcciare alle partite come se fosse una questione di vita o di morte. Non ci siamo mai lamentati, mai cercato alibi e scuse come fanno altri”.

Sul gol dell’Avellino dove ha preso a calci una bottiglietta d’acqua: “Da sempre fastidio prendere gol, ma ci poteva stare dato che i ritmi si erano abbassati”.

Che Ternana vuole l’anno prossimo: “Ci sono 4 partite da giocare dove la Ternana può scrivere il suo nome su tutti i record, più le partite di super coppa. In questo periodo faremo le dovute riflessioni su quelli che sono programmi e ambizioni. Non secondaria anche il fatto che, se siamo tutti, compresi città e tifosi, l’anno prossimo avremo difficoltà in più, ci siamo abituati bene e vorrei capire se siamo anche disposti a perdere 3-4 partite consecutive. Ci sono da fare un pò di valutazioni in questo senso. Abbiamo fatto qualcosa di incredibile quest’anno, ma non sarà facile proporre questo tipo di calcio, vincere le partite 4 o 5 a 0. Bisogna capire se ce la predisposizione. La mia priorità è la Ternana, se siamo in sintonia su obiettivi e come conseguirli, non ho motivi al momento di prendere una strada differente”.

Questo potrebbe essere solo un nuovo inizio: “Ho sempre pensato che un giorno sarei arrivato a Terni, mi sono sempre piaciuti questi colori e c’era questa scritta Ternana, dove è un pò più grande nel logo e si ristringe. Me lo ricordo quando facevo l’album delle figurine. Non so perchè, ma sapevo che prima o poi sarei passato da qui. Mi fa piacere aver lasciato un segnale di vita non indifferente”.

Quando c’è stato il calo fisico durante la stagione: “Abbiamo avuto una flessione a dicembre ed era preventivata, ma abbiamo sempre continuato a fare punti. Poi non sono mai stato preoccupato, nemmeno quando abbiamo perso contro il Catanzaro e pareggiato contro il Francavilla”.

Si è preso una rivincita verso la C: “No, mi sento gratificato del mio percorso di gavetta e crescita. Ho voluto fare la gavetta. Giocando davanti a 100 spettatori, o anche senza spettatori, mi sono preso la responsabilità di sbagliare e crescere. Ho lasciato il campo giocato e ho iniziato ad allenare subito. Ho voluto sperimentare le mie idee in piazze con pochissime aspettative, per far giocare i giovani. Ho affinato quello che pensavo fosse giusto a livello concettuale, di gestione del gruppo e di tante cose. Poi è stato il momento di confrontarmi in piazze importanti come Messina, Catania, Livorno e Terni. E’ una crescita che oggi mi fa sentire pronto a tutte le sfide. Dopo aver tanto sperimentato, ho trovato le mie certezze tattiche che non sono solo relative ai moduli, ma nei concetti e trasferire una certa mentalità alla squadra che deve fare la sua partita sia in casa che in trasferta. Non sono invidioso di chi è partito con me e allena in Serie A. Ho ammirazione ma non provo invidia. Volevo cercare di arrivare al massimo vincendo tutti i campionati sul campo. Questa è un’altra tappa importante della mia carriera. Sono felice della scelta che ho preso”.

 

 

Foto: Twitter Ternana