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Tavecchio, ora c’è una priorità: giustizia sportiva da rifondare

06.03.2017 | 23:59

Tavecchio

Carlo Tavecchio è stato confermato al vertice della Figc. E tra tante cose da fare, perché sono tantissime e ci aspettiamo fatti, ci permettiamo di segnalarne una: la giustizia sportiva è completamente da rifondare. Sveltendo le decisioni fino a renderle al passo con i tempi, evitando soprattutto quell’insopportabile situazione che porta sempre a riscrivere le classifiche da febbraio in poi. Rifondare significa tenere alla larga dal calcio gente che con il calcio non c’entra nulla. Rifondare significa garantire fin dai primi passi di un’eventuale nuova proprietà l’affidabilità totale. Altrimenti, nessuno si permetta di entrare in un mondo che sarà pure un business ma che spesso ha accolto personaggi inqualificabili. Porte sbarrate a chi ha un passato squallido. E invece spesso sono state avviate e concretizzate trattative che poi hanno portato alcuni club a passare dalla padella alla brace. Il futuro del calcio sarà rappresentato dagli stadi di proprietà, non ci sono dubbi. Ma rifondare la giustizia sportiva, senza perdere un minuto di tempo, è un obbligo. Magari intervenendo anche nel mondo dei procuratori, senza libertà in un mare aperto dove possono avvicinarsi gli squali. E non permettendo a chi fa l’agente di agire da dirigente o da consulente. Ci aspettiamo segnali veri, chiari, immediati.

Foto: sito ufficiale Figc