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Tavecchio choc, solite gaffe e poi: “Io vittima di un ricatto”

01.11.2015 | 15:18

Carlo Tavecchio nuovamente nella bufera per dichiarazioni choc a sfondo discriminatorio. Dopo l’infelice uscita sull’ormai celebre Opti Pobà (“che prima mangiava le banane e ora gioca in Serie A”) ai tempi della campagna elettorale per la presidenza della Figc, il numero uno del calcio italiano ci è ricascato. Il Corriere della Sera ha infatti pubblicato alcuni passaggi di una chiacchierata intercorsa qualche mese fa tra lo stesso Tavecchio e il direttore del quotidiano online Soccerlife, Massimiliano Giacomini. Un dialogo infarcito di frasi antisemite e considerazioni omofobe, ecco gli stralci più emblematici: “La sede della Lega Nazionale Dilettanti? Comprata da quell’ebreaccio di Anticoli. Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada”. A proposito di un ex dirigente della Federazione, invece, Tavecchio ebbe a dichiarare: “Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo”. Parole che hanno generato l’inevitabile ciclone di polemiche, con Arcigay, comunità ebraiche ed esponenti politici a chiedere le dimissioni del presidente federale, che, dal suo canto, si è così espresso allo stesso Corriere: “Non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata. La persona con cui ho parlato chiedeva finanziamenti per la sua attività editoriale. Sono vittima di un ricatto. Io ho ottimi rapporti con la comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell’ultimo Congresso della FIFA. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune”Giacomini, a sua volta, ha replicato sostenendo che “Tavecchio mente e sa di farlo oppure ha anche dimenticato che sono stato io a rinunciare ai finanziamenti, che avevo chiesto come fanno tutti anche le grandi testate”.

Foto: Figc.it