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Tagliavento: “Il mio ritiro? Lacrime a Coverciano, ottimo rapporto con tanti calciatori. Il gol di Muntari l’errore più evidente”

30.05.2018 | 11:35

Paolo Tagliavento, ormai ex arbitro della sezione di Terni, ha rilasciato un’intervista sulle pagine de Il Messaggero raccontando le sue sensazioni dopo il ritiro: “Il mio ritiro? A Coverciano ho versato un po’ di lacrime quando Rizzoli e gli altri arbitri di Serie A hanno salutato me e Damato. Un momento commovente. L’abbraccio di De Rossi non è stato il solo: con tanti calciatori si è instaurato un rapporto di stima e affetto reciproci. Sono sereno, ho coronato il mio sogno, anche se mi sarebbe piaciuto dirigere un finale Mondiale o di una competizione europea. Calciopoli? Un periodo tremendo, giorni terribili che per fortuna sono durati poco. Io ero estraneo, come è stato appurato dalla giustizia. Fare l’arbitro è stato una scuola di vita: a 15-17 anni impari a prendere da solo le decisioni e a crescere prima. Le manette di Mourinho? Mi hanno dato fastidio, ma solo per un attimo. Tutti dissero che avevo diretto molto bene. Il gol di Muntari è il mio errore più evidente, oggi si sarebbe evitato in un decimo di secondo con il VAR. Il futuro? Vorrei portare la mia esperienza come insegnamento per i ragazzi”.

Foto: Evening Standard