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Super Pippo, fai che ci sia l’acqua sotto…

30.05.2014 | 11:20

Inutile dire: “E’ stata la vittoria di Galliani“. Deve essere la vittoria del Milan, reduce da una stagione fallimentare. Non ha importanza dunque dare la paternità a tizio o a caio dell’arrivo, ormai solo da ufficializzare, di Pippo Inzaghi alla guida della prima squadra. Lo hanno visto sdraiato sull’auto che stava varcando l’ingresso di Arcore per il vertice decisivo con Berlusconi. Mandava messaggi ironici a qualche amico per raccontare il suo status complicato (sdraiato per non farsi notare, appunto…) e poco dopo qualcuno lo ha raccontato in diretta tv. Pippo è un ragazzo intelligente e furbo, ha sempre saputo avere ottima stampa, che possa diventare un bravo allenatore non ci sono dubbi. Non troppi mesi fa lo aveva capito anche il Sassuolo, prima del naufragio Malesani, ma in quell’occasione arrivò lo stop di Berlusconi e Galliani, malgrado una telefonata di Squinzi nel tentativo di sbloccare. “Pippo non si tocca, resta in Primavera”, fu la risposta senza troppi giri di parole. E forse in quei giorni c’era già l’investitura: alla prima occasione la panchina del Milan vero sarebbe stata la sua. In bocca al lupo, Inzaghi merita il meglio. Tuffarsi dal trampolino è sempre una bella cosa, soprattutto se sai nuotare e hai il fisico giusto. A Pippo diamo solo un consiglio: controlli bene che ci sia l’acqua sotto. Fuori metafora: si faccia fare la squadra giusta, non prenda una scatola vuota soltanto perché si chiama Milan. Quando il pallone rotolerà i giudizi (quasi tutti) saranno sinceri, taglienti, senza sconti. Ecco perché, prima di tuffarsi, è giusto guardare sotto…