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STROOTMAN ASSO DI BRISCOLA

21.07.2013 | 00:30

Quando il gioco si fa duro, gli ex duri cominciano a bluffare. È la nuova moda. Sono stati i giorni di Marco Verratti. E siccome questo mestiere contiene, per fortuna, alcune regole importanti, sarebbe il caso di rispettarle. Senza invasione di campo. I fatti. Domenica scorsa vi avevo raccontato questo sogno viola, destinatario il giocoliere abruzzese di stanza a Parigi. Quel sogno i fratelli Della Valle intendono concretizzarlo: se oggi o domani nessuno può saperlo, ancora non leggiamo il futuro. Ma se c’è un incontro, come quello di giovedì scorso in un ristorante fiorentino, come si fa a dire che ne stanno parlando per il 2014? Sarebbe come se dicessi che ho programmato oggi le vacanze del 2014 alle Mauritius, quando magari sono in condizione (magari) di andarci tra qualche settimana. La realtà è che spesso ci vendono incontri che non ci sono. E quando ci sono, gli incontri, spendono interpretazioni figlie di una marcata e spiccata prevenzione. Contenti loro…
Adesso cerchiamo di capire come può funzionare. La Fiorentina è pronta a fare l’operazione in qualsiasi momento, non ha paura o timore. A prescindere dal rinnovo possibile di Ljajic, questa è un’altra storia, la prossima settimana, prevedibilmente giovedì, l’agente Di Campli incontrerà Blanc e il Psg per parlare del prolungamento e dell’adeguamento. Marco ha chiesto oltre tre milioni a stagione, gliene hanno proposti due. Se il Psg allarga la proposta si può anche firmare. Altrimenti, picche. E se ci fosse il nero su bianco, probabile una clausola di rescissione sui 20 milioni che potrebbe consentire a chiunque, Fiorentina in testa, di presentarsi e chiudere l’operazione. Verratti lo ha detto, prima o poi tornerà in Italia. Prima o poi? Vediamo. Ma una cosa e sicura: quando gli hanno prospettato la soluzione Fiorentina, la sua adesione è stata totale. Senza “se” e “ma”, piuttosto con un entusiasmo che non dà adito al minimo equivoco.
La settimana che sta per chiudersi ha visto la Roma in prima fila. Una plusvalenza pazzesca: Marquinhos acquistato a 4,5 e ceduto per una cifra vicina ai 35 milioni, bonus compresi. Un colpo da sballo per il centrocampo: chi segue Strootman con una certa costanza da almeno un paio di anni sa che stiamo parlando di uno degli artisti più importanti in tal senso. Asso di briscola. Adesso la Roma marca Gonzalo Bueno (talento vero) e ha Gervinho in testa, sperando che non faccia scherzi. E quando avrà risolto la pratica Osvaldo e/o Borriello preparerà con calma almeno un altro botto. Novità a centrocampo in uscita? Dare De Rossi per pochi spiccioli non ne vale la pena, vediamo.
Nell’era dei social network, la giornata di venerdì è stata un autentico tsunami mediatico. Colpi di sole e oasi, come quel tizio che cerca l’acqua nel deserto e che ogni cento passi è convinto di aver fatto rifornimento. E invece no. Con Ibrahimovic a Napoli hanno organizzato una no stop: Ibra era ovunque, al centro commerciale con o senza procuratore; a Ischia, con o senza procuratore. Nel frattempo De Laurentiis aveva preso (fantasia) un aereo per Parigi dove – per la cronaca – non avrebbe trovato nessuno. E per lunedì, quindi domani, era stata bloccata una nave, sarebbe stata una presentazione da film. A un certo punto il sogno è finito, il tizio che sognava si è stropicciato gli occhi, la moglie che dormiva accanto a lui non ne ha potuto più e gli ha dato una mezza gomitata prima di girarsi dall’altra parte e rimettersi (anzi, mettersi) finalmente a dormire. Che Ibra sia stato timidamente proposto al Napoli, venti giorni fa, nessun dubbio. Ma che dalla teoria alla pratica ci sia un oceano, anche questa è una verità assoluta. Il Napoli sogna Higuain (costi altissimi, prestigiosi sponsor personali), pensa a Damiao (ormai una no-stop), marca Hernandez e Matri, non trascura Gilardino (che può tornare in orbita Roma, con Borriello figliol prodigo per la felicità di Preziosi). Adesso sarebbe il caso di prenderne uno per consentire a Rafa di lavorare meglio. E Rafa ha già detto sì all’operazione Damiao, accontentiamolo. Intanto, Ibra ha un mal di pancia al minuto, il Psg per ora se ne fa un baffo visto che gli garantisce un ingaggio faraonico. Presto nuovi capitoli. 
C’è un bel giro di portieri che può andare in porto. Qualche giorno fa ho scoperto che Sorrentino vuole la Fiorentina, assolutamente ricambiato. Primizia, verificata e confermata. Il Torino si augura che Pegolo resista alla tentazione Monaco, ringrazio il mio prezioso informatore recente. Reina va a Napoli (e Benitez è felice), De Sanctis finalmente alla Roma, Bizzarri strizza l’occhio al Genoa (e il Chievo si aggrappa alla speranza). Alla fine Viviano potrebbe essere il numero uno del Palermo in serie B, sviluppi di poche ore fa: si lavora in modo concreto. E Leali entro 24-48 ore dovrebbe fidanzarsi con lo Spezia.
 

 Ps Sindrome Ibrahimovic, non si può neanche sorseggiare un caffè alle 11 di mattina. Storia di ieri, gli occhi ancora gonfi di sonno. “Un caffè stralungo”, chiedo con insistenza al bar. Si avvicina un tizio, mai visto in vita mia. “Mi dica di sì”. “Cosa?”. “Sta arrivando”. “Chi?”. “Il bomber”. “Damiao?”. “Non faccia il furbo, lei lo sa”. “Giuro di no”. “Arriva stasera”. “Ma chi?”. “Zlatan. Arriva a Fiumicino, firma a Ischia. De Laurentiis torna in elicottero”. Il caffè stralungo diventa stramaledetto. Quel tizio scompare, gli auguro (con simpatia) una domenica piena di pioggia torrenziale.