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Stadio della Roma: numeri, foto e dichiarazioni

26.03.2014 | 15:15

Giornata memorabile per la Roma, che stamattina ha presentato in Campidoglio il progetto del nuovo stadio di proprietà, che sorgerà a sud-ovest della Capitale nell’area di Tor di Valle, in prossimità del Tevere. Un impianto da 52.500 posti, estendibili a 60.000 grazie a sedili rimovibili, dal costo preventivato di circa 300 milioni di euro e che, nelle intenzioni delle parti, potrebbe essere già operativo nella stagione 2016-17.

 

Due anni appena, o poco più, di lavori quindi, ma il presidente James Pallotta, deus ex machina dell’operazione, ha dichiarato di non temere la burocrazia. Il progettista, Dan Meis, si è ispirato al Colosseo (come potrete vedere scorrendo la foto gallery in fondo a questo articolo), al punto che “il muro esterno sarà fatto dello stesso materiale del Colosseo, con la pietra estratta dalle cave utilizzate per il celebre monumento”. L’architetto statunitense ha immaginato un grande polo – vivibile 7 giorni su 7 – comprendente un megastore Nike, il Roma Village, ristoranti, negozi, maxi schermi e altri luoghi d’intrattenimento.

 

Come risalta dall’apposito plastico, lo stadio sarà inoltre rialzato di 7 metri, con vista sulla città eterna. La nuova Curva Sud avrà 14mila posti e sarà molto ripida a ridosso del campo, una sorta di muro umano che non potrà che incutere timore agli avversari. Per ammortizzare i costi e mettere le basi per i futuri introiti, lo stato maggiore giallorosso sta già vagliando una rosa di partner ai fini della cessione dei diritti sul nome dell’avveniristica opera.

All’evento hanno presenziato tra gli altri, oltre a società e squadra al gran completo, anche il sindaco Ignazio Marino, l’assessore allo Sport Luca Pancalli e Greg Carey della banca d’affari Goldman Sachs, advisor dell’ambiziosa operazione, al di là di storiche bandiere del calibro di Paulo Roberto Falcão.

 

Vi presentiamo adesso un estratto delle principali dichiarazioni rilasciate dagli intervenuti, riprese da repubblica.it e sportmediaset:

Pallotta: “Tutta la struttura, comprese le infrastrutture urbane necessarie, sarà finanziata da privati, tramite fondi, private equity, e prestiti bancari, ma sarà di proprietà dell’As Roma. L’Olimpico ha fatto il suo tempo, i tifosi e la città hanno bisogno di una nuova casa, che ci consentirà di far valere in modo importante il fattore campo nelle gare in casa e non vorrei essere nei panni delle squadre ospiti. Sarà uno stadio ultramoderno dalla tecnologia stupefacente. E soprattutto creerà tanti posti di lavoro, generando un indotto importantissimo per la crescita di tutta la città”.

Totti: “Parla da solo, progetto bellissimo. Sarà la casa di tutti noi romanisti. Speriamo di vincere tanto. È da pelle d’oca”.

Marino: “La legge stadi consente di snellire l’iter burocratico: valuteremo il progetto in 90 giorni, come impone la norma. Ma valuteremo con diligenza, la stessa che pretendiamo da chi ci presenta il progetto. Vogliamo riqualificare l’area urbana già esistente, non vogliamo nuovo cemento nell’agro romano. E non si aprirà lo stadio se non saranno completate tutte le infrastrutture, realizzate a carico di privati: abbiamo voltato pagina. E sfido il presidente Pallotta a consegnarlo entro il 2016”.

Garcia: “Sarà la nostra nuova casa, mi piace il giardino al centro. In questo giardino dobbiamo continuare a scrivere la storia della Roma”.

De Rossi: “E’ molto emozionante, speriamo che i lavori siano molto veloci: vogliamo arrivare in questo stadio con dei trofei importanti”

 

Insomma, i tempi dello scetticismo sulla proprietà americana sembrano davvero lontani anni luce, la Roma pensa e ragiona da top club di livello mondiale.   

  

Foto: Twitter As.Roma, corriere.it