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Spalletti: “Cambiaso e Cristante da valutare, Jorginho ha dei punti di sutura in testa ma ci serve. Locatelli lo abbiamo mandato a casa”

13.11.2023 | 14:31

Queste le altre parole di Luciano Spalletti, ct dell’Italia, in conferenza stampa:

“Le convocazioni sono dipese un po’ dal momento che stanno attraversando anche i giocatori con i rispettivi club. Poi molte sono riconferme. Jorginho, ad esempio, è stato convocato ora perché tra settembre e ottobre aveva giocato poco, però lui aveva sempre fatto vedere il desiderio di far parte di questo gruppo, ci avevo parlato telefonicamente e aveva espresso tutto il suo desiderio di vestire questa maglia. Ora sta giocando con regolarità, mi sembra stia anche meglio, ed è tornato a essere l’uomo squadra, il regista che indica la via, è diventato il capitano dell’Arsenal: ci sono segnali molto positivi che poi hanno portato questa convocazione”.

Sulla possibile formazione: “A noi vincere la prima gara ci dà un vantaggio sulla seconda, dunque faremo attenzione a quella formazione lì. Poi possono esserci alcune valutazioni sui calciatori in vista delle due gare ravvicinate, ma a prescindere non faccio una formazione per la prima partita e un’altra per la seconda. E’ chiaro che qualcosa verrà cambiato, però facciamo una cosa per volta”.

Sull’assenza di Udogie: “Non c’è in quanto infortunato”.

Sulle clip messe a disposizione: “Sono sempre di squadra, nelle clip non si va mai ad analizzare il giocatore ma il contesto. Non si va mai ad analizzare il singolo giocatore, lo so che sono permalosi”.

Sui giocatori da valutare fisicamente e su Jorginho:
“C’è Cambiaso che ha una caviglia gonfia e Cristante che ha un affaticamento muscolare e c’è da fare attenzione al primo e al secondo allenamento. Locatelli l’abbiamo mandato a casa. Jorginho ha dei punti in testa rimediati nell’ultima partita, bisogna fare grande attenzione perché ha qualche punto di sutura. Ma noi abbiamo bisogno dei suoi piedi”.

Sul temere di più Macedonia o Ucraina: “La paura ce l’abbiamo al fianco, ci camminiamo insieme. Contro l’Inghilterra ho visto molti fasci di luce e non mi sono trovato in un buio intenso: di solito le sconfitte si tende a cancellarle, ma di quella partita ci sono molte cose fatte bene, e in alcuni momenti benissimo, che dobbiamo mantenere”.

Sulla gara con l’Inghilterra e sulle prossime sfide: “Stamani ho detto ai ragazzi che bisognava fare qualcosa di differente, se li vai a prendere nella loro area poi la lanciano lunga. Bisogna vedere quali sono le nostre caratteristiche e poi creare un modo di stare in campo che sia stimolante e che piaccia a tutti. Io arrivo bene se loro capiscono che quella sia la direzione giusta, altrimenti si fanno 10 metri più indietro e diventa un’altra qualità di gioco. La differenza tra il calcio italiano e quello europeo è soprattutto in questo, loro giocano la partita. A Wembley noi nei duelli siamo stati inferiori e questa ricerca di andare all’impatto fisico e voler lottare l’hanno fatta meglio loro, si sono mostrati più determinati. Si va a fare ciò che ci siamo detti tutti insieme e a continuare sulla strada che abbiamo intrapreso dopo aver sentito il commento dei calciatori. Contano i giocatori, la loro qualità, se poi si riesce a fare squadra anche meglio”

 

Foto: Instagram Azzurri