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Spagna, nuovo protocollo antirazzismo: la polizia potrà fermare le partite al posto dell’arbitro

03.07.2023 | 14:28

Il quotidiano politico madrileno El Paìs ha avuto accesso alla nuova direttiva ministeriale del governo iberico sui casi di razzismo nel corso di un evento calcistico. Fino ad oggi, secondo il regolamento imposto dalla Fifa nel 2017 e fatto proprio dalla Rfef, era l’arbitro, per conto della federcalcio spagnola, a dover decidere  per la sospensione, parziale o definitiva di una partita, in caso di episodi di razzismo, o di ogni altra discriminazione sessuale, razziale o politica. Secondo quanto osservato da El Paìs, si passa dall’arbitro al commissario. Questo il passaggio di consegne in materia di protocollo antirazzismo previsto dal Ministero degli Interni spagnolo. La responsabili sarà del comando della forza di polizia in servizio negli stadi o nei palazzetti. La Gazzetta dello Sport rileva che a oggi In Spagna finora è stata sospesa una sola partita, quella di Serie B tra Rayo Vallecano e Albacete nel dicembre del 2019, quando i tifosi di casa legati ad un’ideologia di estrema sinistra, se la prendevano con l’attaccante dell’Albacete Roman Zozulia, un ucraino che si è fatto fotografare a più riprese con simbologia dell’ultradestra, dandogli del ‘nazi’. Nonostante come in Italia si siano ripetuti manifesti cori razzisti, non si è mai arrivati al punto di sospendere definitivamente una partita per questa ragione. A spingere il governo all’azione è stato il famoso “Caso Vinicius”, gli insulti al giocatore brasiliano durante Valencia-Real Madrid del 21 maggio scorso. Secondo il nuovo protocollo, che nei prossimi giorni sarà trasmesso a Polizia, Guardia Civil e alle varie Delegazioni del Governo per la sua entrata in vigore, da molto più potere alle forze dell’ordine presenti nei vari impianti di gioco: potranno decidere se sospendere parzialmente o definitivamente un evento, nonché lo sgombero parziale o totale di un settore o dell’intero stadio o palazzetto. A gestire il tutto sarà la figura del ‘Coordinatore di Sicurezza’, una figura creata nel 2007 con l’approvazione della Legge contro violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza nello sport e rimasta però finora un po’ in ombra. Adesso le cose cambieranno, e sarà tolto un bel peso dalle già piuttosto cariche spalle degli arbitri.

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