Ultimo aggiornamento: venerdi' 26 aprile 2024 17:40

Shevchenko: “Seguirò Roma-Shakhtar e Lazio-Dinamo Kiev. Su Gattuso e il Milan…”

07.03.2018 | 13:03

Andriy Shevchenko, ex attaccante del Milan e attuale commissario tecnico della Nazionale ucraina, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in vista del doppio confronto tra Roma e Shakhtar in Champions League e Lazio e Dinamo Kiev in Europa League. Queste le sue parole: “Per fortuna questi club hanno presidenti che tengono vivo il movimento. La Nazionale che alleno non può prescindere da Shakhtar e Dinamo. Seguo le due partite da ct con un occhio al progresso in campo internazionale dei miei. Lo Shakhtar è una squadra già formata, con un allenatore bravo e un gruppo che lavora insieme da tempo. È l’unica squadra che finora ha battuto il Manchester City in Champions, qualcosa vorrà dire. È passata in un girone difficile, il che per me non è sorprendente, perché c’erano club forti come City e Napoli, ma in certe partite i confini sono sottili e tutto può succedere. La Dinamo Kiev è una squadra giovane che sta crescendo ed è molto diversa dalla Dinamo dei miei tempi. Ci sono ragazzi interessanti come Shepelev e altri, ma manca l’esperienza. La Dinamo è una squadra pericolosa da affrontare e ha le qualità per fare lo sgambetto alla Lazio, però è ancora in evoluzione, mentre lo Shakhtar ha tutto quello che serve per andare avanti in Champions League e ovviamente io da ct dell’Ucraina mi auguro che i club del mio Paese si qualifichino per la prossima fase, perché tanti giocatori hanno bisogno di fare esperienza. Kiev ospiterà la prossima finale di Champions League ed è importante per tutti fare bella figura nelle coppe. I calciatori da tenere d’occhio? Quelli dello Shakhtar li conoscono ormai in tutta Europa, perché sono veterani: Marlos, Taison per fare due nomi, e il portiere della nazionale Pyatov. Nella Dinamo c’è un gruppo di giovani dell’Under 21 che farà strada. Il calcio italiano? È in crescita e sta tornando ad essere quello che era quando sono arrivato in Italia nel 1999, nel periodo delle sette sorelle. Non ci sono soltanto Juve e Napoli: Roma, Lazio, anche Milan e Inter possono lottare fino alle fine per grandi traguardi. È tornata la competitività che mancava nelle ultime stagioni e questo mi piace molto. Gattuso? Rino ha cambiato la faccia del Milan. Ha ridato una identità, il senso di appartenenza. Vuole gente competitiva, aggressiva: era così da giocatore e non mi meraviglia. È uno che non concede nemmeno un millimetro. Al Milan serviva questo”.

Foto: bongdacuocsongnet