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SEYDOU DOUMBIA, L’INCUBO DEL CITY

06.11.2014 | 09:30

Se la Roma è ancora pienamente in corsa, da favorita, per il secondo posto nel gruppo E che vale la qualificazione agli ottavi di Champions League, lo deve a lui: Seydou Doumbia, l’incubo del Manchester City. Un gol e un rigore procurato in Russia due settimane fa per la rimonta del CSKA Mosca dallo 0-2, addirittura una doppietta ieri sera all’Etihad Stadium. Al 2’ il bomber ivoriano ha sorpreso la retroguardia dei Citizens, impegnata a giocare alle belle statuine su calcio piazzato, freddando con un preciso colpo di testa Joe Hart. Trentadue minuti più tardi il bis per il definitivo 2-1, sempre su assist dell’israeliano Bibras Natkho. Un risultato che tiene vive le speranze del club moscovita, attualmente appaiato ai giallorossi a quota 4 punti, e che soprattutto apre uno squarcio ulteriore sul futuro del tecnico Manuel Pellegrini, che non sta rispettando gli standard dello scorso anno, sintetizzati dalla Premier vinta al fotofinish ai danni del Liverpool. Gli inglesi chiudono attualmente con soli 2 punti il girone che doveva vederli protagonisti unitamente al Bayern Monaco schiacciasassi, una miseria dopo ben quattro partite.

Tornando al nostro personaggio del giorno, Seydou nasce il 31 dicembre del 1987 ad Abidjan, dove trascorre un’infanzia non facile, poiché costretto ad aiutare i genitori nel sostentare la famiglia con qualche lavoretto. Tirando calci ad un pallone di carta e stoffa per strada, il piccolo Doumbia si fa notare da Olivier Koutoua, presidente del Conservatoire Inter che lo prende sotto la sua ala e ne cura la formazione, non solo calcistica.

Dal 2003 al 2005 veste le maglie di Athletic Adjamé, Toumodi e Denguelé, esperienza importantissima quest’ultima poiché lo vede laurearsi capocannoniere della massima serie della Costa d’Avorio con 15 segnature.

Nel 2006 il Kashiwa Reysol gli prenota un biglietto aereo per il Giappone: riscontri positivi, alla luce dei 17 gol messi a segno in due anni, parentesi al Tokushima Vortis compresa.

Nel 2008 la punta lascia il Sol Levante per rispondere alla chiamata dallo Young Boys, che per soli 130mila euro si assicura il futuro re del gol della Super League svizzera. Seydou si impone infatti in classifica marcatori sia nel 2008-09 che nella stagione successiva, per un totale di 50 reti. Il 27 maggio 2010 il CSKA Mosca versa ben 10 milioni di euro nelle casse della società di Berna e ne annuncia l’acquisto. Investimento sin qui pienamente ripagato, considerate le 83 reti realizzate da Doumbia in 123 partite: contributo fondamentale per la vittoria di 2 campionati, 2 Coppe di Russia e 1 Supercoppa nazionale da parte del sodalizio della città del Cremlino.

Insomma, un percorso tortuoso che ha sin qui portato l’implacabile africano (che conta anche 21 presenze e 3 reti con la Nazionale ivoriana) a varcare frontiere lontane, e non tatticamente eccelse, ma che molto presto dovrebbe prevedere tappe più prestigiose. In Prem’er Liga fa la differenza da anni, diverse le compagini europee che gli hanno messo gli occhi addosso, anche alla luce del contratto in scadenza nel 2016. Gli ultimissimi rumors hanno chiamato nuovamente in causa Galatasaray e Newcastle, ma nei mesi scorsi il suo nome era stato accostato anche a Monaco, Everton e Borussia Dortmund, oltre che al Napoli dal momento che l’agente aveva ammesso l’interesse dei partenopei per il suo assistito.

È solo questione di tempo, un attaccante con le sue caratteristiche può far comodo a chiunque: formidabile nello stretto grazie ad un fisico scattante ma solido (178 cm per 73 kg), munito di una buonissima tecnica di base e dell’eccellente senso della posizione che lo porta a farsi trovare, quasi sempre, nel posto giusto al momento giusto per finalizzare. La Champions in corso rappresenta il migliore dei trampolini: alla soglia dei 27 anni, Doumbia è prontissimo per misurarsi in tornei di primo livello. 

Foto: zimbio.com