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“SCHIEBER CORE ‘NGRATO”

14.12.2014 | 10:42

Il gol dell’ex è una legge non scritta del calcio: quasi come fosse un’applicazione al pallone delle teorie di Murphy, le legge del gol dell’ex ti dice inesorabilmente che il gol che subirai ti farà ancora più male quando a segnartelo sarà qualcuno che militava tra le tue fila. Questo semplicemente perché è a lui che guarderai, è lui che conosci e quindi nel momento in cui dovesse accadere, è di lui che ti ricorderai doppiamente. Al limite tra il condizionamento psicologico e la sfortuna. Julian Schieber, attaccante passato da Dortmund senza eccessivi scalpori, d’ora in poi sarà per sempre nella memoria dei giallo neri, condannati, per ora, alla zona retrocessione proprio da un suo gol. “E cosa ha fatto? Ha esultato?”, questo è quello che poi ci chiediamo più spesso un momento dopo il gol dell’ex, in un tribunale che in un nanosecondo si forma per giudicare la lealtà e la rettitudine di un giocatore o magari semplicemente per investigare nei suoi rapporti con l’ex squadra o ex tifoseria. Ve lo diciamo subito: Schieber non ha esultato, nonostante il gol di pregevole fattura ed importanza. La sua azione di contropiede infatti ha portato il suo Hertha alla vittoria contro il Borussia in uno “scontro salvezza” (Klopp dixit): liberandosi prima di Kehl  e poi di Hummels ha spiazzato il portiere avversario per il definitivo 1-0, non male per uno scaricato senza troppe riflessioni. Eppure, ormai a 25 anni Schieber è già un attaccante esperto. Ha cominciato a 5anni nel Sv Unterweissach: aveva un dubbio all’inizio, non sapeva se gli piaceva di più correre sul terreno o averne cura. Da ragazzo infatti ha seguito dei corsi di giardinaggio, ma ha abbandonato tutto dopo un anno. Nel 2005 entra a far parte del Backnang e l’anno successivo nelle giovanili dello Stoccarda: il debutto in seconda squadra risale al 26 Luglio 2008 contro il Kickers Offembach mentre il primo gol lo segnerà al Carl Zeiss Jena 2 mesi più tardi. Finalmente il debutto in Bundesliga nel dicembre dello stesso anno, in una vittoria esterna contro l’Energie Cottbus: bisognerà aspettare quasi un anno però per vedergli marcare il cartellino in Bundes, quando nell’agosto 2009 lo Stoccarda sconfisse per 4-2 il Friburgo. Partecipa anche alla Champions, senza tuttavia segnare. Per il gol dovrà aspettare il passaggio al Borussia Dortmund, avvenuto dopo un prestito al Norimberga ed un successivo ritorno allo Stoccarda falsato da un infortunio muscolare. Con i giallo-neri firma un contratto di 4 anni, ma vi rimane solo per due: il tempo necessario per togliersi la soddisfazione più grande e segnare un gol al City in Champions. Quest’anno il passaggio all’Hertha ed un ottimo avvio di stagione: 5 reti ed un assist per lui, un gol ogni 131 minuti. La nazionale l’ha soltanto vista “da ragazzo”: per lui esordio con col in Under 21 contro San Marino, poi l’anonimato. Non sappiamo ancora a questo punto della sua carriera cosa gli riserverà il futuro, ma una cosa è già ipotizzabile: come “core ‘ngrato” Altafini, il Fenomeno Ronaldo per l’Inter o anche recentemente Osvaldo per la Roma, soprattutto in caso di retrocessione quel gol dell’ex non sarà dimentico.

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