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SCHIAVONE, LA PRIMA VOLTA È A COLORI

27.10.2021 | 13:31

L’emozione del primo gol in Serie A non si scorda mai. Chissà cosa avrà pensato ieri Andrea Schiavone quando al 95′ ha depositato la palla in porta siglando così la sua prima rete nel maggior campionato italiano. Il centrocampista della Salernitana ha messo a segno il gol vittoria proprio contro il Venezia, sua ex squadra, e proprio nella sua stagione da esordiente in Serie A. Il primo centro potrebbe significare un nuovo inizio.

Andrea Schiavone nasce a Torino il 23 febbraio del 1993. I primi calci a un pallone li dà nel Lascaris, squadra dilettantistica nel comune di Pianezza (Torino), per poi approdare all’età di soli sei anni nel settore giovanile della Juventus. Era il 1999 quando il club bianconero notò le qualità di Schiavone: ottima visione di gioco e buona tecnica sono le due principali qualità che ancora oggi lo contraddistinguono. Il centrocampista rimane nel settore giovanile facendo tutte le trafile sino ad arrivare in Primavera di cui è stato spesso e volentieri capitano. Fin dai tempi in cui era nella categoria Giovanissimi, venne paragonato a un grande del calcio italiano: lo paragonarono a Daniele De Rossi per la sua grinta e qualità in mezzo al campo. All’età di 15 anni, durante la Nike cup, il talento bianconero attira l’attenzione di uno degli allenatori che hanno segnato la storia del calcio: proprio Sir Alex Ferguson era in tribuna ad osservare le giocate di Schiavone, ma il Manchester United, dopo un sondaggio, non ha forzato per un suo arrivo in Red Devils.

Andrea Schiavone è un ragazzo che riscuote sempre pareri positivi ovunque vada. Proprio lui ha raccontato un aneddoto dei tempi in cui si allenava con la Prima squadra della Juventus ai tempi di Ciro Ferrara (2009-2010), che fa capire la sua personalità: “Una volta ero in mezzo ad un torello. Sfiorai una palla calciata da Alessandro Del Piero. Non mi osai di fargli notare che l’avessi toccata, ma Del Piero subito mi disse: “Perché non hai detto niente? Devi dirlo quando tocchi il pallone”. Una sorta di rimprovero affettuoso”.

Nella stagione 2013-2014 la Juventus decide di cederlo in prestito al Siena in Serie B per permettergli di giocare con continuità. La sua prima esperienza tra i “grandi” è segnata da 21 partite e anche 2 reti in campionato. L’annata successiva rimane nella serie cadetta ma si trasferisce al Modena con cui inizia a fare il cosiddetto “salto di qualità”: le 36 partite e i 2 gol lo fanno entrare di diritto nella top 15 dei centrocampisti stilata dalla Lega Serie B. La stagione successiva passa in prestito al Livorno giocando 35 partite nel corso del campionato.

Il 2016 è un anno particolare: dopo 17 anni, il centrocampista lascia definitivamente la Juventus e viene ceduto a titolo definitivo al Cesena per una cifra pari a 500.000 euro, dove trascorre due stagioni in Serie B in cui colleziona 69 presenze e 6 gol con la maglia bianconera. Nel 2018 si trasferisce al Venezia, squadra che è nel suo destino visto che il suo primo gol in Serie A è arrivato proprio contro i lagunari. L’anno dopo decide di scendere di categoria andando in Serie C: il Bari punta tutto su di lui e gli affida le chiavi del centrocampo. Con i pugliesi raggiunge i playoff che però non bastano per la promozione in Serie B. L’approdo alla Salernitana avviene nella scorsa stagione e con i campani ottiene una promozione in Serie A dove lui è sicuramente uno dei protagonisti della cavalcata verso la massima serie.

All’età di 28 anni arriva l’esordio del centrocampista nel massimo campionato italiano: il 22 agosto subentra nel secondo tempo della prima giornata di campionato contro il Bologna allo Stadio Dall’Ara. Schiavone sta vivendo il sogno di giocare in Serie A. Ad alcuni può sembrare che la carta d’identità non sia sicuramente dalla sua parte, ma la rete siglata ieri può essere l’inizio di una nuova era per il centrocampista. Un giocatore che ha fatto 17 anni nella Juventus e ha attirato l’attenzione di Sir Alex Ferguson può e deve ambire alla Serie A. Questa categoria è quella che gli compete ed è scritta nel futuro di un predestinato come Andrea Schiavone.

Foto: Instagram personale Andrea Schiavone