Ultimo aggiornamento: sabato 11 maggio 2024 20:05

Sarri: “Il Milan cinese? Preferisco le famiglie innamorate. Con l’Udinese non sarà facile, in futuro io…”

14.04.2017 | 15:35

Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha presentato così la sfida casalinga con l’Udinese di domani sera: “Noi stiamo facendo benissimo, siamo cresciuti e non credo ci manchi nulla, il nostro percorso procede nel migliore dei modi. In Champions siamo arrivati primi nel girone e poi siamo usciti con la squadra più forte del mondo. Così come in Coppa Italia, dove siamo stati eliminati da una squadra fortissima ma con qualche episodio dubbio. L’ottimo periodo di forma dell’Udinese? Sì, ma anche la Lazio era in formissima. L’Udinese ha un organico di qualità e un grande allenatore, la mano di Del Neri si sta vedendo, non sarà una partita semplice. Zapata ex di turno? E’ molto forte e ci ha sempre creato problemi. Potrebbe essere un’alternativa valida per noi, ma ci chiese di essere ceduto per avere più continuità. Cosa ha la Roma più di noi? Percorsi molto simili, loro però hanno qualche punto in più. Noi non possiamo sbagliare niente e dobbiamo sperare contestualmente in un loro passo falso. Il Napoli ha una filosofia di gioco ben precisa, con la quale sono convinto che si possa fare bene, Cosa mi piacerebbe vincere in futuro? Per mentalità mi piacciono di più i campionati lunghi che le competizioni ad eliminazione diretta. In generale a me un domani piacerebbe fare un’esperienza all’estero. Serie A al 20 agosto e non al 13? Le statistiche dicono che le italiane vengono spesso eliminate nei preliminari delle Coppe, ma in Italia non si può iniziare in pieno agosto come fanno altri. Non sarebbe un buon modo per vendere il prodotto. Cosa può fare questo gruppo in futuro? Dipende dalla crescita dei giovani e dello staff, dell’ambiente e da una serie di fattori. Se non si fa un passo avanti lo si fa indietro, è difficile rimanere a questi livelli. Cosa ne penso del Milan cinesi? Sarò anacronistico ma a me le famiglie innamorate, le storie sentimentali, piacciono di più di quelle di marketing. Questo però è un calcio diverso, grandi club sono in mano a grandi gruppi di investitori. La famiglia De Laurentiis? Dipende da cosa gli si chiede e non gli si può certo chiedere un miliardo l’anno. Il presidente ha preso il Napoli in C e l’ha portato in Champions, per giunta con bilanci sani. Però so bene che il popolo napoletano ha bisogno di vincere. Le mie parole su Insigne? Dalla doppietta dell’andata contro l’Udinese è cresciuto tantissimo, è un giocatore importantissimo per noi. Però non c’è solo lui. Ci sono 7-8 elementi simbolo che vorrei rimanessero qui per alimentare questo ciclo”.

Foto: Twitter Napoli