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Lotito, Ronaldo, Luis Alberto e non solo: le verità di Sarri

04.08.2022 | 10:30

Sarri

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, ha parlato al Corriere dello Sport, analizzando un po’ il mercato in uscita dei biancocelesti con alcuni elementi che vogliono cambiare aria, il suo passato alla Juve e il rapporto con Lotito.

Queste le sue parole: “Luis Alberto per il secondo anno di seguito ha espresso la volontà di finire la carriera in Spagna. Più che in Spagna in generale, proprio a Siviglia. Non so dirti se l’avrò ancora a inizio settembre. Ragazzo intelligente, gran bel giocatore e carattere, se vuoi, particolare”.

Su Milinkovic-Savic: “Sergej è di livello altissimo, piccoli difetti e potenzialità ancora inesplorate. In alcuni momenti della partita privilegiava l’estetica, la giocata che definisco effimera, a scapito dell’efficacia. Però è vero, nell’ultima parte del campionato ha cercato la funzionalità e ha fatto la differenza”.

Francesco Acerbi al passo d’addio: “A fine stagione ha espresso il desiderio di cambiare aria e la società cercherà di accontentarlo, per questo sono stati fatti altri programmi”.

Sull’esperienza alla Juve: “Era una Juve giunta a fine ciclo e io me ne accorsi subito. Ronaldo? Ho il rimpianto di non averlo potuto allenare da giovane. Ho trovato un giocatore che si era affermato attraverso un certo calcio ed era diventato un’icona mondiale. La squadra doveva adattarsi a lui, non il contrario. Con me segnò 33 gol in campionato e quattro in coppa e insomma non è mai semplice convincere un campione con fatturati del genere a cambiare percorso”.

Quella di CR7 era un’idea di calcio, quindi, completamente diversa rispetto a quella di Sarri: “A me piace un calcio in cui tutti si mettono al servizio del collettivo per sviluppare un gioco in cui i movimenti, tanto quelli difensivi quanto quelli offensivi, non prevedono esenzioni di alcun tipo”.

Su Lotito: “Non riesco a capire fino in fondo i motivi della sua impopolarità, come l’hai definita. Comunicazione? Possibile. Ma Lotito ha preso la Lazio che era un disastro e bene o male la tiene costantemente tra le prime 5, 6 e in Europa. Pensa, io lo trovo piacevole, è un uomo di spirito ed è uno che ti ascolta. Lotito avrà mille altri difetti, ma è di rara intelligenza, ha una cura ossessiva dei dettagli e soprattutto sul piano sportivo lascia piena autonomia”.


Foto: twitter Lazio