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Il retroscena: Sarri e il lavoro diplomatico Chelsea-Napoli che va oltre la clausola. Ma prima…

29.05.2018 | 00:15

Sarri

La clausola per liberare Maurizio Sarri dal Napoli scade dopodomani, giovedì, e su questo non ci sono dubbi. Otto milioni per mettere fine al rapporto con De Laurentiis, se così non fosse dal primo luglio si andrebbe avanti con il contratto a suo tempo sottoscritto, scadenza 2020, da 1,4 milioni a stagione. Cosa accadrebbe se il Chelsea non pagasse la clausola come ha fin qui intenzione di fare? La priorità dei Blues è quella di arrivare a una soluzione che accontenti l’attuale tecnico, parliamo di Conte, con una buonuscita che permetta di risolvere l’impegno in scadenza tra dodici mesi. Nel frattempo il lavoro diplomatico con il Napoli è già stato avviato, in attesa di entrare nel vivo. Il Chelsea ha scelto Sarri, ma Sarri e De Laurentiis non si sono lasciati bene (eufemismo). Converrebbe a De Laurentiis il pugno di ferro con un allenatore che gli ha dato comunque grandi soddisfazioni e che lo porterebbe a pagarlo a vuoto? Converrebbe, mediaticamente parlando, essere il presidente che ha negato la grande chance a un allenatore che gli ha permesso grandi introiti? Converrebbe un’eventuale e molto antipatica coda legale? Sarebbe il caso di aspettare prima di dare sentenze. Aspettare che Conte e il Chelsea trovino un’intesa, solo in quel momento passeremmo alla seconda parte della questione. Sarri corre un unico rischio, ovvero che Abramovich vada su un altro allenatore. Un rischio, almeno oggi, molto remoto all’interno di una vicenda da seguire passo dopo passo.

 

Foto: Twitter ufficiale Napoli