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Sarri: “Juve sempre di un altro livello. Io paragonato a Sacchi? Un insulto per Arrigo. Sul VAR sono dubbioso”

09.10.2017 | 11:14

Il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha rilasciato un’ampia intervista a La Gazzetta dello Sport, ecco i passaggi più significativi: “Noi favoriti per lo scudetto? Calma, la Juve attuale è la più forte degli ultimi 7-8 anni, ha un organico di grande qualità e un allenatore straordinario. Per me resta la favorita anche stavolta, sarebbe presuntuoso paragonarsi a loro. Non siamo l’anti-Juve, che resta di un altro livello. Non so ancora quale potrà essere il nostro 100%, ma parlare di primato dopo sette partite è relativo, è un tratto di percorso talmente breve che non si può considerare indicativo. La sensazione è piacevole, ma il momento in cui si decide la stagione è ancora lontano. Il mio futuro? Ho un contratto con il Napoli, ma è vero che c’è una clausola che permette soluzioni alternative a me e alla società. In questo momento, però, questo è l’ultimo dei miei pensieri. Mi sento legatissimo alla città e a questo gruppo, poi so bene che le cose a un certo punto finiscono in maniera naturale. Al presidente devo qualcosa, perché è stato l’unico ad aver avuto gli attributi ingaggiandomi. Per me questo è importante, spero che lo stia ripagando. Ci sono tante valutazioni da fare sulla clausola, è bilaterale, non è solo dalla mia parte. Rientriamo con Roma-Napoli? Loro sono forti, Di Francesco è molto bravo, le insidie di questa trasferta sono chiara. La Roma fin qui ne ha vinte 5, persa una e ha una partita da recuperare. È sicuramente competitiva, ma il mio Napoli è lanciato. Io paragonato a Sacchi? Per me questo paragone è un insulto ad Arrigo. Lui ha vinto tanto, io niente. La mia è un’innovazione parziale, la sua è stata totale, quindi è un accostamento per me gratificante, ma non penso sia possibile, in generale. Lui ha scritto la storia del calcio in risultati ed innovazioni e, se non ci fosse stato lui, io non sarei esistito: il mio interesse tattico è nato grazie a lui. Guardiola? Diciamo che il mio calcio è simile al suo, anche se lui si è evoluto negli anni. Con Bayern Monaco e Manchester City qualcosa è cambiato rispetto a Barcellona. La filosofia è rimasta la stessa, ma i movimenti li ha modificati, difende e attacca con moduli diversi. Affrontarlo sarà emozionante. Lui è un talento, un fenomeno in evoluzione, credo che il suo calcio segnerà quest’epoca. Fare punti nel doppio scontro col Manchester City potrebbe fare la differenza in questo girone. Mi danno dell’allenatore lamentoso? Io non mi lamento mai di me e della mia squadra, sono innamorato del calcio e mi piacerebbe vederlo giocato sempre nella sua massima espressione. Non ho mai incolpato nessuno quando perdo, se mi lamento di qualcosa lo faccio dopo una vittoria. Il VAR? Personalmente sono dubbioso, toglie spontaneità ed entusiasmo. Segni, ma l’esultanza è più contenuta, perché non sai se il gol viene convalidato. Qualche errore viene evitato, ma è in fase di sperimentazione. Comunque, io sarei per un uso molto moderato”.

 

 

Foto: Twitter Napoli