Ultimo aggiornamento: lunedi' 22 aprile 2024 15:20

SARABIA DI CLASSE: FANTASIA E GOL AL SERVIZIO DEL SIVIGLIA

21.02.2019 | 12:40

sarabia siviglia

Nessuna remuntada al Sánchez Pizjuán, la Lazio non riesce nell’impresa di ribaltare la sconfitta dell’Olimpico e viene eliminata dall’Europa League per mano del Siviglia. I biancocelesti soccombono 2-0 in casa degli spagnoli venendo eliminati prematuramente della seconda competizione europea e dando addio agli ottavi di finale. Una coppa che sembra cucita addosso per il Siviglia, in cui ha trionfato ben cinque volte (antenata Coppa UEFA compresa). Contro la Lazio i grandi protagonisti del match sono stati Wissam Ben Yedder, autore del gol dell’1-0, e – soprattutto – Pablo Sarabia, che prima innesca il compagno di squadra e poi si mette in proprio e batte Strakosha con un destro chirurgico. Il fantasista classe ’92 è sempre più l’uomo chiave del Siviglia e i numeri parlano chiaro: ben 18 reti e 11 assist collezionati finora in stagione, un gol ogni 143 minuti disputati. Statistiche da urlo, che fanno di Sarabia uno dei giocatori più decisivi nei principali campionati europei.

Pablo Sarabia nasce a Madrid l’11 maggio del 1992 e inizia a giocare a calcio prestissimo nella Escuela de Fútbol Madrid Oeste de Boadilla del Monte. Un talento precoce, quello di Sarabia: infatti all’età di 12 anni il Real Madrid decide che è già arrivato il momento di fargli indossare la mitica camiseta blanca. Entra quindi a far parte del settore giovanile delle Merengues con cui fa tutta la trafila per poi esordire con il Real Madrid Castilla in Segunda Division il 3 gennaio 2010 contro l’Alcorcon. Due settimane dopo arriva anche la prima rete nella vittoria per 5-2 contro il Racing Santander B. Il talento cristallino del giovane Sarabia non passa inosservato e le sue ottime prestazioni convincono l’allora tecnico della prima squadra, Manuel Pellegrini, a fargli respirare l’aria del grande calcio. Inizia quindi ad allenarsi con i Galacticos e già a dicembre del 2010 arriva l’esordio con la prima squadra: Pellegrini gli regala i primi minuti con la leggendaria maglia delle Merengues nella competizione più prestigiosa, la Champions League, facendolo subentrare ad un certo Cristiano Ronaldo nella sfida fra il Real e l’Auxerre, vinta 4-0 dagli spagnoli. Nel frattempo diventa titolare inamovibile nel Castilla, con cui conclude la stagione 2010/2011 con 12 gol, dietro a Joselu e Morata. A questo punto la dirigenza madrilena decide che il ragazzo ha bisogno di fare esperienza: Sarabia viene ceduto a titolo definitivo nel giugno del 2011 per 3 milioni di euro al Getafe, ma il Real Madrid mantiene il controllo del suo cartellino attraverso la famosa clausola di riacquisto da esercitare entro il 2013. La prima stagione al Getafe è di rodaggio: chiuso da Pedro Leon, alla fine dell’anno riesce comunque a collezionare 20 presenze. Anche la seconda annata con il piccolo club di Madrid non è esaltante: solo 16 le presenze in totale. Ma le soddisfazioni più grandi arrivano con la Nazionale: a giugno del 2013 Sanabria e compagni, guidati dal tecnico Julen Lopetegui, vincono il Campionato Europeo Under 21 battendo in finale l’Italia per 4-2. La stagione successiva con la maglia del Getafe è la prima vera vissuta da protagonista: il giovane centrocampista diventa un pedina fondamentale dello scacchiere disegnato dal tecnico Luis García Plaza. A fine anno le presenze saranno 36, impreziosite da due reti e molti assist per i compagni. Altre due stagioni al Getafe vissute da trascinatore, anche se con l’esperienza non indimenticabile della retrocessione in Segunda Division della scorsa stagione. Tuttavia Sarabia si distingue come uno dei più positivi di una stagione sfortunata, realizzando 7 reti e 6 assist vincenti che non servono però ad evitare la retrocessione del club madrileno. Nel giugno 2016 per il 24enne Sarabia è tempo di cambiare aria, di misurarsi con un palcoscenico più prestigioso e stimolante: arriva la chiamata del Siviglia fresco campione dell’Europa League e il ragazzo di Madrid ci mette pochissimo a dire sì e a trasferirsi nella calda Andalusia, firmando un contratto quadriennale. Con Jorge Sampaoli è subito amore: sono 39 le presenze con la maglia del Siviglia, con prestazioni sempre in crescendo a cui vanno aggiunti 12 assist per i compagni e 11 reti. Nelle stagioni successive conferma i numeri e le sue grandi qualità, oltre ad una certa versatilità tattica.

Dal punto di vista tattico, infatti, Sarabia possiede una straordinaria duttilità: può essere schierato in quasi tutti i ruoli di centrocampo o come esterno offensivo. Dotato di un’ottima visione di gioco ogni tanto è stato utilizzato anche davanti alla difesa nel ruolo del play-maker. Quando gioca esterno riesce a sfruttare altre sue qualità: corsa, fantasia e controllo di palla. Molto bravo quando si tratta di dribblare, Sarabia è dotato di un buon sinistro che nelle ultime due stagioni sta sfruttando con maggior efficacia soprattutto in zona gol. Quelli che erano i suoi difetti principali, la scarsa fisicità nei contrasti la poca cattiveria in fase realizzativa, nel tempo si stanno limando e il risultato è che sta diventando un calciatore sempre più importante, come testimonia il suo score personale. Non a caso sulle sue tracce ci sono diverse big, a maggior ragione considerato che Sarabia è in scadenza nel 2020, con una clausola rescissoria vicina ai 20 milioni. Il gioiello classe ’92 brilla e incanta alla corte di Pablo Machin, ma in estate potrebbe diventare un boccone prelibatissimo per tante squadre. Il Siviglia è avvisato…

 

Foto: Twitter ufficiale Siviglia