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Samp-Mihajlovic, la firma prima dell’orgoglio

20.05.2014 | 18:05

Sono felici i maghetti che un anno fa di questi tempi giuravano su Mazzarri alla Roma e Stramaccioni confermato dall’Inter. E che sono bravi con il senno del poi, quando arrivano i comunicati ufficiali. Il riferimento è a Mihajlovic che ha rinnovato il contratto con la Sampdoria, nuova scadenza 2015, con ricco adeguamento e nel rispetto dell’opzione automatica in caso di salvezza brillantemente raggiunta. Nessuna sorpresa, certo. Sinisa ha fatto un grande lavoro, ma ha forse sbagliato nella gestione della vicenda. Avevano dato per certa (sempre i maghetti) la firma già la scorsa settimana, invece sono trascorsi altri giorni semplicemente perché Mihajlovic ha sperato fino all’ultimo di andare alla Juve. E quando ha capito che sarebbe stato confermato Conte si è attivato per riprendersi la Samp, come abbiamo scritto ieri sera. Il nero su bianco è arrivato puntuale poche ore dopo, semplicemente perché non c’erano altri pretendenti (per esempio non c’era la Lazio). Forse Mihajlovic avrebbe dovuto essere più chiaro con il suo club, anche nel rispetto di un grande popolo come quello blucerchiato. Sono cose che possono capitare, ma sarebbe meglio se non capitassero. Garrone non ha digerito tutto, ma poi è andato oltre. La firma di Sinisa era più importante dell’orgoglio che qualsiasi presidente avrebbe potuto avere, in presenza di una situazione che sembrava misteriosa e che invece è stata abbondantemente chiarita dagli ultimi eventi.