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SAMIR, L’ULTIMA SPERANZA DEL VERONA

20.01.2016 | 09:42

L’ultimo colpo verdeoro del Verona porta il nome di Samir Caetano de Souza Santos, chiamato anche solo Samir per ovvi motivi logistici. Il roccioso difensore brasiliano è stato annunciato due giorni fa dalla dirigenza gialloblù e andrà a puntellare la difesa dell’attuale ultima in classifica nella speranza di favorire un’insperata rimonta.

Difensore centrale mancino, ma utilizzabile anche nel ruolo di terzino sinistro, Samir nasce a Rio de Janeiro il 5 dicembre del 1994 e cresce con il sogno che accomuna tutti i niños carioca: il calcio. Già da piccolissimo riesce a farsi notare grazie all’estrema duttilità che gli permette di ricoprire più ruoli, dal centrocampo alla difesa. Viene notato dal Fluminense, che lo ingaggia a soli 9 anni. Il ‘gordinho’, così lo chiamavano, ha un leggero problema di peso che, tuttavia, rischia di allontanarlo dal mondo del calcio. Ha appena compiuto 14 anni quando i dirigenti del Fluminense gli comunicano di non essere adatto al calcio che conta. Samir, affranto, molla tutto e si iscrive all’Università, ma grazie alla tenacia dei genitori che l’hanno spinto a non arrendersi e combattere per il suo sogno riesce a trovare un posticino nell’attuale Audax, squadra di Serie B della periferia di Rio. Il ragazzo comincia a perdere peso, migliora tecnicamente, viene notato da diversi scout. L’esplosione, però, arriva nel Flamengo dove approda nel 2011. Qui emerge come una delle novità del Brasilerirao, diventa leader e si fa amare. Forte di testa grazie anche a quei 188 cm di altezza, Samir è rapido, veloce nell’anticipo e ordinato tanto in fase di impostazione quanto in fase di appoggio. Un vero e proprio mastino, dai piedi leggeri. Non ci vuole molto perchè qualche club europeo lo noti e, di fatto, viene ingaggiato dall’Udinese dei Pozzo che, sempre attento ai giovani emergenti, brucia sul tempo pretendenti come Bayer Leverkusen e Siviglia. Viene mandato in prestito al Granada, società affiliata ai bianconeri, stessa squadra dove si è affermato il colombiano dell’Inter Jeison Murillo, ora uno dei pilastri della difesa nerazzurra. Dopo due settimane la società spagnola lo gira, sempre in prestito, agli scaligeri: sostituto di Marquez, tornato in Messico, il brasiliano, da molti indicato come erede di Thiago Silva, dovrebbe affiancare Moras nella linea difensiva pensata da Del Neri per alimentare i residui sogni di salvezza.

 

 

Foto: sito ufficiale Verona