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Saldi 2015: tutte le migliori proposte – Adrien Rabiot

17.10.2014 | 21:12

In questa rubrica vi presentiamo i migliori elementi da pescare nel calderone dei calciatori in scadenza. Tutti sappiamo quanto possano squilibrarsi i rapporti di forza tra società e atleti che hanno già varcato la soglia dell’ultimo anno di contratto. Le prime punteranno al rinnovo o, in subordine, alla cessione a gennaio per monetizzare il possibile. I giocatori, a loro volta, faranno pesare ancor di più la loro volontà in sede di scelta della prossima destinazione, forti della possibilità di accasarsi a parametro zero qualora si arrivasse al naturale spirare del vincolo.

 

Il suo tempo al Paris Saint-Germain sta per scadere, salvo impronosticabili sorprese la condizione di separato in casa – zero minuti in stagione (i novanta con la Francia Under 20 fanno storia a sé) – non dovrebbe protrarsi ancora a lungo: gennaio dovrebbe essere il mese giusto per l’addio di Adrien Rabiot, il giovane centrocampista diciannovenne che presto potremmo vedere all’opera in serie A. Le sue recenti dichiarazioni a Canal+ hanno sostanzialmente corroborato quanto vi abbiamo raccontato a partire dal mese di agosto, ossia che la Roma aveva apparecchiato la tavola più che altro in vista della sessione invernale: “Non so perché la trattativa non sia stata chiusa in estate, non a causa nostra comunque. La concorrenza? Al PSG non mi fa paura ma il discorso vale anche per la Roma, che ha tanti centrocampisti in organico, un bel progetto e gioca la Champions”.

Parole quasi da neo romanista le ultime, la conferma implicita del fatto che l’onnipresente Walter Sabatini ha mosso passi importantissimi sia col PSG che con l’entourage del gioiellino transalpino, capeggiato dall’ormai celeberrima madre Veronique, che cura gli interessi del figlio e che qualche settimana fa in ultima istanza, per rinnovare il contratto in scadenza, aveva provocatoriamente chiesto una cifra monstre al sodalizio presieduto da Nasser Al-Khelaifi. Parole, soprattutto, cui hanno fatto seguito qualche ora dopo quelle sibilline di Rudi Garcia, ai più suonate come una sentenza a tinte giallorosse.

Insomma, malgrado il risaputo interesse di alcune big della Premier (Arsenal in primis), ad oggi il futuro di Adrien dovrebbe essere all’ombra del Cupolone, con l’avallo del Paris Saint-Germain cui la Roma non vorrebbe fare sgarbi anche per evitare che il calciatore arrivi alla naturale scadenza, scenario che potrebbe rimettere in corsa altri top club continentali dalle maggiori capacità economiche. Tenendo presente che fino al momento del nero su bianco sono sempre possibili inaspettati cambi di rotta, anche se un eventuale prolungamento sarebbe in controtendenza rispetto alla consolidata linea attuale, una riflessione d’obbligo si impone: evidentemente per una società come quella parigina allevare futuribili campioni in casa diventa complicato: l’esigenza di vincere subito spesso comporta spese abnormi, vedi da ultimo l’acquisto di David Luiz, e l’impossibilità (?) di aspettare la naturale maturazione di elementi muniti delle stigmate dei predestinati, Coman docet.

Rabiot è il prototipo del centrocampista moderno, abile sia in fase di impostazione che di copertura e in grado di ricoprire diverse posizioni nella zona nevralgica, pur prediligendo il ruolo di centrale. A dispetto delle lunghe leve (190 cm di altezza) che gli consentono di svettare nel gioco aereo, il ragazzo si connota anche per un’invidiabile agilità oltre che per l’estrema eleganza dei movimenti e di calcio con il suo piede sinistro. 

Riavvolgendo il nastro della sua breve carriera, il nostro protagonista settimanale nasce a Saint-Maurice, alle porte di Parigi, il 3 aprile del 1995, e già all’età di 6 anni inizia a muovere i primi passi nel vivaio del Creteil. Raramente a livello giovanile si trovano esperienze travagliate come quelle del piccolissimo Adrien, che nel 2003 sperimenta i metodi di lavoro dell’Alftortville prima di rientrare subito alla base dove stavolta si ferma per un quadriennio. Nel 2008 arriva la prima grande occasione: un provino con il Manchester City, brillantemente superato ma presto vanificato da problemi di ambientamento, che pochi mesi dopo lo inducono a fare ritorno nuovamente al Creteil. Nel 2009 – appena quattordicenne – si trasferisce al Pau, dove continua a mettersi in mostra al punto da calamitare le attenzioni degli scout del PSG che lo portano a Camp des Loges, dove il ragazzo completa la trafila e inizia a frequentare anche i ritiri delle Nazionali juniores, dalla Francia Under 16 all’Under 19, della quale diviene un autentico pilastro. Nell’estate del 2012 Carlo Ancelotti lo prende sotto la sua ala e lo lancia in prima squadra, facendolo debuttare il 26 agosto in Ligue 1, contro il Bordeaux, e il 6 novembre in Champions League nel corso del vittorioso match con la Dinamo Zagabria. Rabiot scalpita, in mediana Verratti, Thiago Motta e Matuidi la fanno da padrone (se ne accorgerà un anno dopo anche Yohan Cabayé, annunciato in pompa magna), e così nel gennaio del 2013 viene girato in prestito semestrale al Tolosa: saldo più che positivo, certificato dalle 13 apparizioni – 11 delle quali da titolare – suggellate dal primo gol nella massima serie, realizzato al Brest il 9 marzo.

Nella stagione 2013-14 il talento della Val-de-Marne varca le soglie dell’Under 21 Bleu e, soprattutto, accresce il suo minutaggio sotto la Tour Eiffel, a fine annata saranno 34 le presenze collezionate nelle varie competizioni, con 3 reti all’attivo e una sfilza di copertine guadagnate anche grazie alla precaria posizione contrattuale. Della situazione attuale vi abbiamo già parlato, a partire dal ruolo preponderante assunto da mamma Veronique, non resta che attendere le prossime settimane per conoscere il futuro de le jeune Adrien, rampollo della pedata d’Oltralpe pronto a spiccare il volo verso la definitiva consacrazione. Il tempo, d’altronde, gioca a suo favore: i margini di miglioramento sono elevatissimi. 

Foto: Eurosport.fr

                                                                                                    Jody Colletti       Twitter: @jodycolletti