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SADIO MANÉ: DALLE STRADE POLVEROSE DI SEDHIOU AI NUMERI DA URLO CON IL LIVERPOOL

26.04.2018 | 10:55

Il Liverpool è a un passo dalla finalissima di Champions League dopo aver strapazzato la Roma con un sonoro 5-2 nell’andata della semifinale. Tornare tra le prime quattro d’Europa è stato sicuramente un traguardo importante, ma se si considera che i Reds hanno eliminato e buttato fuori nei quarti una delle principali favorite alla vittoria finale, il Manchester City di Pep Guardiola, ora diventa a dir poco doveroso crederci e puntare al bottino grosso in quel di Kiev. Il Liverpool può contare sul miglior attacco dell’intera Champions League in termini di gol realizzati, ben 38 in 11 partite. In campionato sono secondi, dietro solo allo stratosferico reparto avanzato del City, con una media di quasi 2.3 gol a partita. Senza alcun dubbio la squadra di Jurgen Klopp deve molto a Milner, Oxlade-Chamberlain, Firmino e Salah, ma un altro dei principali protagonisti è certamente Sadio Mané. Il polivalente attaccante sta vivendo un momento esaltante e una stagione a dir poco straordinaria, a parlare per lui sono ovviamente i numeri: 40 partite disputate, 9 assist per i compagni e ben 18 marcature personali messe a segno. Tutto ciò tra Premier, FA Cup e Champions. Score da incorniciare che attesta palesemente la sua esponenziale crescita e che dà ulteriore fiducia all’intera squadra per questo intenso e impegnativo rush finale.

Sadio Mané è l’interprete più verticale del terzetto offensivo del Liverpool. Più di Salah, il senegalese ama correre il campo il più in verticale possibile, riducendo i tagli interni e le conduzioni verso il centro del campo che caratterizzano invece il gioco dell’egiziano. Già, perché Mané sa fare praticamente tutto là davanti: ala sinistra, soprattutto, ma anche punta centrale, ala destra, trequartista. Basta chiederglielo, al resto pensa lui. Classe ’92, senegalese, è una delle rivelazioni del Liverpool targato Klopp. Segna e fa segnare, è rapido, veloce, tecnico: Mané è alto 175 centimetri ed è il classico peperino in grado di seminare scompiglio sulla fascia o in area di rigore. Sa scappar via, sa ripiegare, ha anche la capacità di accentrarsi e di calciare a rete con precisione. Soprattutto, sa inserirsi con grande rapidità alle spalle della difesa avversaria, scattando sul filo del fuorigioco per trovarsi in solitaria davanti al portiere. Mané, senegalese cresciuto in Francia e diventato grande in Austria, dà primi calci ad un pallone tra le stradine polverose della sua città, e, ai confini con la Guinea Bissau. Qualcuno lo segnala alla Generation du Foot, la scuola calcio più importante del Senegal, autentica fucina di talenti. Ed è la svolta. Sbarca in Francia a 17 anni, nel settore giovanile del Metz, un altro vivaio d’oro. Ci mette poco ad esordire tra i grandi, prima nella formazione B, poi in prima squadra. Non ha ancora 20 anni quando arriva la chiamata del Salisburgo. Il Metz, retrocesso in terza divisione, lo lascia andare guadagnandoci 4 milioni, un affare dopo averlo pagato praticamente niente. E per Mané, che nel frattempo in estate gioca l’Olimpiade a Londra con la sua Nazionale, l’Austria si rivela un trampolino di lancio. Con la maglia del Salisburgo segna praticamente un gol ogni due gare – 31 in 63 presenze – vince uno scudetto e la coppa nazionale, debutta nelle coppe europee. Si fa notare dai club più ricchi e importanti d’Europa, che ne apprezzano la duttilità, il talento e lo spirito di sacrificio. Per un po’ sembra essere destinato in Germania, se lo contendono Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund. Invece i 15 milioni li mette il Southampton e l’affare lo fanno i Saints: 25 gol in 75 presenze con la maglia biancorossa. Dopo due stagioni, il Liverpool bussa alla porta con oltre 40 milioni di euro, per il Southampton è impossibile dire no a quella cifra da record e Mané diventa così il calciatore africano più pagato della storia. Fa il suo esordio con i Reds il 14 agosto 2016, nella prima giornata di Premier League in casa dell’Arsenal finita 3-4, trovando il gol decisivo al 63′ minuto. Il 6 novembre successivo segna la prima doppietta con la maglia del Liverpool nella vittoria casalinga sul Watford con il punteggio di 6-1. La stagione 2016-17 si chiude con 29 presenze, 13 gol e 8 assist, numeri di tutto rispetto ma nettamente migliorati in quella attuale. Mané, e con lui il suo Liverpool, sta infatti vivendo un’annata strepitosa che ha permesso ai Reds di mettere un piede e mezzo in finale di Champions dopo la spettacolare goleada alla Roma. Dalle strade polverose della sua città ai campi da mille e una notte della Premier e della Champions League: ora Mané non ha intenzione di fermarsi ma vuole correre veloce verso traguardi sempre più prestigiosi.

 

Foto: Twitter ufficiale Liverpool