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Sabatini: “Nainggolan pensiero fisso, Vidal ci piace. Su Perisic, Di Maria e Dalbert…”

14.07.2017 | 16:40

Sabatini Inter

Walter Sabatini, coordinatore tecnico di Suning Sports Group, ha parlato in conferenza stampa direttamente dalla sede del ritiro dell’Inter: “Qual è il rapporto tra Inter e Jiangsu? Suning è conosciuto da tutti, pretende che ci sia tra i due club un rapporto di collaborazione, anche se può essere limitativa come parola. Pertanto direi molto di più. Il processo è in corso, sono orgoglioso di ricoprire questo ruolo: la responsabilità è molto grande. Non è un esperimento, ma sicuramente è una cosa nuova nel calcio. Suning vuole ampliare il proprio dominio, l’Inter ovviamente è il club più esposto. Ho accettato subito questo incarico, sono un uomo molto fortunato. Noi non facciamo i colpi per rispondere al Milan, ma non sono un modello per noi. Noi abbiamo fatto scelte diverse, i tifosi devono saperlo. La nostra è una scelta preventiva, l’Inter l’anno scorso ha dimostrato di essere competitiva, i giocatori sono forti e con Spalletti abbiamo deciso di selezionare il gruppo di lavoro, ci saranno degli arrivi per completarlo. Perché il mercato non è ancora decollato? Ma possiamo lavorare anche in modo silenzioso. Capisco che l’ambiente voglia sognare, ma ci sono altre cose da considerare: stiamo puntando a obiettivi difficili, quindi c’è bisogno di tempo. Non serve tranquillizzare i tifosi e la stampa, parlo sinceramente. Faremo le cose necessarie per migliorare la squadra rendendola protagonista. Perisic andrà allo United? Non sono un grande ‘tattico’ dal punto di vista mediatico, preferisco parlare di quello che vogliamo, anzi, vorremo fare: Ivan è un calciatore che Spalletti vorrebbe trattenere, e lo stesso vale per noi. Ma deve restare chi ha le giuste motivazione, lo United è fortemente interessato. Loro conoscono la nostra idea, vedremo nei prossimi giorni cosa accadrà. Siamo noi a decidere il prezzo dei giocatori. Partirebbe solamente se ci fosse la giusta offerta, con contropartite non solo economiche sufficienti per noi. Spalletti è formidabile in tantissime cose, anche nel trasferire un certo tipo di idea. E lo potrebbe fare anche con Perisic. Non voglio celebrare la mia capacità intellettuale, ma esprimevo un certo tipo di concetto: Suning non vuole colonizzare, ma non vuole essere colonizzato. Ho capito il loro modo di lavorare, ho capito che sarà possibile creare questo collegamento tra i due club che porterà ottimi risultati. Di Maria? È un grandissimo giocatore, ma potrebbe anche non essere l’uomo giusto per noi. Dobbiamo rispettare l’aspetto economico, alcune società stanno investendo tantissimo a livello di ingaggi, ma non preoccupatevi: Suning non si tira indietro, questo è certo. Gli altri giocatori, invece, dovranno lottare attraverso le prestazioni. Penso al rinnovo fatto per motivi istituzionali che non deve più esistere. Bisogna meritare attraverso il campo. Stiamo facendo delle valutazioni, ma non vogliamo farci influenzare da niente. Ripeto quello detto poc’anzi: il Milan sta facendo bene, ma non è un modello per noi. Loro devono rifondare un gruppo, noi invece no. Abbiamo preso Skriniar e Borja Valero: dal primo ci aspettiamo moltissimo. Il nome roboante rassicura chi legge i giornali, ma noi vogliamo fare delle scelte concrete. Milan è forte, sarà un’opzione in più per la nostra difesa. Per quanto riguarda lo spagnolo, abbiamo accontentato anche l’allenatore. Giocatore raffinato, offrirà molto a Spalletti. Sono due operazioni molti importanti, seppur non roboanti. Ma siamo soddisfatti, anche se sappiamo di dover fare altro. E lo faremo, stiamo puntando giocatori di alto livello, non facile da prendere. Voglio parlare anche di Dalbert: abbiamo detto  alla loro richiesta di aspettare un po’ di più in attesa dei preliminari, ma lo vogliamo. Molte operazioni sono veloci, altre no. Diffidati però dalle trattative facili. Oltre al terzino brasiliano, ci sono altri calciatori che stiamo seguendo. E vogliamo portarli a casa. Tutto è in divenire. Conosco Spalletti, lui è capace di fare scelte importanti valorizzando tanti giocatori: penso a Emerson alla Roma. Ha compreso subito le sue potenzialità, nonostante lo scetticismo generale. Sono un romantico, mi aspetto sempre delle sorprese. Spalletti? Una scelta che definirei spontanea e psicologica, anche se non nasconde che c’erano altri candidati. Su Spalletti già Ausilio ci stava lavorando, poi il mio arrivo ha facilitato la trattativa. Luciano è fortissimo, un uomo generoso e coraggioso. Personalmente lo ritengo una grande persona, farà quello che deve fare molto bene, l’Inter ha bisogno di un allenatore come lui. E mi riferisco all’Inter che voi raccontate, ovvero grande. Capello allo Jiangsu? Ho un grande rispetto per lui, avevamo bisogno di una persona carismatica e grande, perché Suning punta ai migliori. Fabio mi ha sorpreso: pensavo fosse stanco, invece è aggressivo e l’impegno è totale. Sia fisicamente che psicologicamente. La scelta è ottima, condivisa da Suning. Nainggolan? Radja è sempre nella mia testa, è un pensiero fisso. Può essere un obiettivo, ma è un’operazione impossibile o quasi. La Roma lo proteggerà fino in fondo, ma non nego che vorrei portarlo qui. Vidal? Parliamo di un profilo da Inter. Ci piace molto (ride, ndr). Non è così diverso da Nainggolan. Proveremo a capire la situazione con il Bayern Monaco, anche se non credo possa decidere di cederlo. In ogni caso valuteremo. Prima parlavo delle difficoltà nell’arrivare a certi uomini, pertanto serve tanto tempo. Non dipende solo da noi, ma Vidal ci piace e ci interessa. Voglio però sottolineare che non c’è una trattativa in corso”.

Foto: Roma Twitter