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Rossi:”Non dobbiamo vendere ma integrare”

11.01.2013 | 17:42

Dopo la Juventus, la Sampdoria incontrerà un’altra big, il Milan. Un’altra gara insidiosa per i blucerchiati che vogliono al più presto uscire dalla zona salvezza ma questa volta ci sarà il pubblico amico ad incitare Delio Rossi e la squadra. Una settimana passata a conoscere i suoi ragazzi, a modellare, a trasformare la squadra blucerchiata secondo i suoi principi di gioco e sacrificio. Il modulo sembra averlo trovato: “Domenica giocheremo col 3-5-2 come a Torino con la Juventus”. dice il tecnico romagnolo in conferenza stampa. Ora si concentrerà sempre di più sui ragazzi: “Le prove in settimana devo farle perché conosco da poco la squadra e perché qualche variazione può essere utile anche per sfruttare le caratteristiche dei miei ragazzi, anche in caso di cambiamenti in corsa”.

Ecco le parole di Delio Rossi in conferenza stampa come riportato sul sito ufficiale della società:

Copertine, elogi, voci di mercato e sul contratto. Secondo lei Icardi può montarsi la testa?
«Penso di no, anche perché deve ancora iniziare a giocare e se si monta la testa è finita. Il ragazzo mi sembra molto sereno, aveva già fatto bene nel derby e credo che abbia la testa per lavorare bene. Se ne va a gennaio? Ho solo due punte, semmai il problema è contrario: non far partire nessuno ed integrare. Sul contratto non devo parlarne io, io rispondo solo per questioni di campo».

Molti punti con le grandi, come mai?
«Non posso dare un giudizio veritiero se non sulle due partite disputate sotto la mia gestione. Su quanto accaduto prima posso dare solo un giudizio a grandi linee. Forse perché le grandi squadre ti fanno giocare un po’ di più e noi qualche valore tecnico in rosa lo abbiamo».

Che Milan si aspetta?
«Non credo che sarà stanco, perché il Milan è una squadra abituata a scendere in campo ogni tre giorni: non è una questione fisica, bensì mentale e loro sono storicamente abituati a giocare gare infrasettimanali».

Ha già pensato qualcosa per fermare El Shaarawy?
«Qualcosa di lecito? Quando giochi contro queste squadre non basta fermare un solo elemento. Se fermiamo El Shaarawy non dovremo dimenticarci di Robinho o Bojan».

Aver battuto la Juventus a Torino può essere d’aiuto per affrontare i rossoneri?
«Se noi facciamo questo ragionamento è come dire è più lungo il treno o più buona la cioccolata: se pensiamo di aver battuto la Juve a Torino e quindi sarà facile battere il Milan a Marassi facciamo un errore imperdonabile. Siamo in una posizione di classifica in cui non possiamo permettercelo».

Fisicamente la Samp come sta? Si aspettava una partita come quella di Torino?
«È un periodo particolare, perché il cambio di preparazione fa sì che il muscolo debba abituarsi a stimoli differenti: finché c’è questa situazione si può andare incontro a qualche problemino. Mi auguravo che i ragazzi giocassero come hanno giocato e in dieci se non ti muovi di squadra è difficile fare bene».

Dopo la prova di domenica scorsa, dove può migliorare Angelo Palombo?
«Quando si sta fuori per molto tempo, com’è accaduto a Palombo, bisogna ritrovare prima le sensazioni da giocatore. Il centrale di difesa non è il suo ruolo specifico, però ha dimostrato che lo può fare, perché ha grande esperienza. Ovviamente so benissimo che è un centrocampista, però al momento credo che possa darci una mano in quella posizione. Non sono abituato a ragionare con i se e con i ma, quindi quando arriverà un difensore centrale mi porrò il problema di ricollocare Palombo, prima no».

Per l’appunto, cosa si aspetta dal mercato?
«Il mercato di gennaio è difficile: servirà integrare la rosa, renderla più omogenea. Anche perché in questo momento non è facile andare a reperire elementi importanti: o prendi riserve di altre squadre o giocatori stranieri che impiegano almeno tre mesi per imparare la lingua e per capire la mentalità del calcio italiano».