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Ronaldo: “Juve-Inter ’98? Una vergogna. La partita di stasera me la ricorda in una cosa”

07.12.2018 | 10:28

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Ronaldo Luiz Nazario da Lima, ex attaccante dell’Inter, ha parlato di Juventus e Inter in vista del derby d’Italia in programma stasera: Sulla Juventus: Cristiano per la Juve è un enorme valore aggiunto, ma non avrebbe mai scelto la Juve se non avesse calcolato di arrivare in una delle squadre più forti d’Europa. Io quando scelsi l’Inter avevo una missione molto meno immediata di quella di provare a vincere subito la Champions. Me la diede Moratti: far diventare l’Inter una grande squadra, aiutarla a tornare ai livelli della squadra di suo padre. E un po’ più grande, soprattutto a livello di immagine, era diventata”. Sulla partita di questa sera: “Non facile per l’Inter, e non c’è bisogno che lo dica io. La Juve è molto forte, più forte di tutte le altre, e sta succedendo quello che era prevedibile già a inizio campionato. Anche se non immaginavo una fuga così già a dicembre. Juve-Inter è una di quelle partite che ad una squadra possono dare molta più forza che punti in classifica. In questo, solo in questo, mi ricorda Juve-Inter del ‘98: lì eravamo in corsa per lo scudetto, mentre questa Inter realmente non lo è, ma andandoli a sfidare con quel coraggio cercavamo la certificazione della nostra crescita. Ecco, l’Inter di Spalletti deve andare a Torino con quel coraggio. Poi andrà come andrà”. Su Moratti-Zhang: “L’Inter sta recuperando un po’ di terreno, ma piano piano. Quando sarà definitivamente fuori dal financial fair play, potrà accelerare. Un paragone Moratti-Zhang non ha senso, hanno per forza un modo di vivere l’Inter diverso, ma in una cosa sono sicuramente uguali: Suning non ha meno voglia di vincere”. Sul mancato rigore in Juventus-Inter ’98: “È passato così tanto tempo e ne abbiamo parlato talmente tante volte… Vent’anni giusti, già: una vita. Fu una vergogna, lo dissi già quel giorno e non sapevo ancora tutto il resto, ma erano anche altri tempi per il calcio italiano: vigilare per farsi rispettare è giusto, fare le vittime no. E poi mi sembra che le cose in Italia stiano andando meglio, no?”.

Foto: Twitter Luca Leoni