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RON VLAAR AL BIVIO GIALLOROSSO

15.07.2014 | 10:30

Nel calcio, come nella vita, bisogna saper sfruttare le occasioni: un assunto che a Ron Vlaar non è sfuggito di certo. Con 29 primavere sulle spalle, giocare un Mondiale con la maglia dell’Olanda (dopo essere stato escluso last minute da quello del 2010) avrebbe potuto rappresentare l’ultima occasione per dare una svolta alla carriera. E il difensore ha colto la palla al balzo, disputando – da titolare inamovibile – tutte e 7 le partite della truppa di Van Gaal e distinguendosi grazie a prestazioni sempre sopra la media, magistrale quella contro Lionel Messi (letteralmente annullato) in semifinale.

Blindare la difesa orange in terra brasiliana non era impresa semplicissima, considerato che da sempre gli inventori del calcio totale si contraddistinguono più per l’incisività dalla cintola in su che per l’impermeabilità della Linea Maginot, eppure è riuscita al nostro personaggio del giorno, mostratosi abilissimo – anche grazie allo spiccato senso dell’anticipo – nel comandare la difesa a tre varata dall’ormai ex Ct, a dispetto della grande confidenzialità con il modulo a quattro.

Sabato sera vi abbiamo parlato per la prima volta dell’interesse della Roma nei confronti dello specialista dei Paesi Bassi, amplificato anche dalla favorevole “congiuntura contrattuale”: l’accordo che lega Vlaar all’Aston Villa scadrà infatti il prossimo 30 giugno, i negoziati per il rinnovo sono in corso (gli inglesi stanno rimpiangendo di non aver sbrigato la pratica in precedenza), ma non è detto che vadano a buon fine. Il baluardo dei Villans, riagganciandoci al discorso sulle occasioni, sa perfettamente che il prossimo sarà probabilmente il contratto più importante della sua vita, per lo meno l’ultimo in cui poter coniugare lunga durata e ingaggio considerevole. Per questo motivo, trovandosi ad un bivio cruciale, potrebbe decidere di rimanere alla finestra in attesa che possa concretizzarsi una soluzione prestigiosa, con il dovuto rispetto per il club di Birmingham, di medio-basso cabotaggio nelle gerarchie della Premier League.

Ripercorrendo in sintesi le tappe salienti del suo excursus, Ron nasce a Hensbroek il 16 febbraio 1985 e trascorre gli anni della formazione tra Apollo’68, Heerhugowaard e AZ Alkmaar, compagine con cui completa la trafila delle giovanili fino all’esordio in Eredivisie, datato aprile 2005. Pochi mesi dopo arrivano anche i debutti in Coppa UEFA e con la maglia della Nazionale maggiore targata Van Basten.

A dicembre dello stesso anno, il centrale, ignorato ad Alkmaar dal nuovo tecnico Van Gaal (che, come abbiamo visto, solo in età matura gli darà fiducia) si trasferisce al Feyenoord, dove diventa subito un insostituibile fino ad indossare la fascia di capitano. La lunga esperienza di Vlaar a Rotterdam si chiude dopo 132 partite, 8 gol e una Coppa d’Olanda in bacheca (al di là dell’Europeo Under 21 conquistato nel 2006). 

Il 15 luglio del 2012, infatti, l’Aston Villa versa 4 milioni di euro nelle casse dei biancorossi e ne annuncia l’acquisto, facendogli sottoscrivere un triennale. Anche all’ombra del Villa Park gli viene consegnata la fascia, avendogli coach Lambert subito riconosciuto le qualità da leader carismatico, e sin qui sono 62, con 2 reti all’attivo, le presenze collezionate nel Regno Unito.  

Lo staff coordinato da Walter Sabatini sta cercando di capire i margini di manovra, consapevole che in difesa dovrà chiudere almeno un’operazione in entrata, anche a prescindere dalle sorti di Benatia: con Toloi rientrato al San Paolo e il giovane Jedvaj spedito in prestito al Bayer Leverkusen, a Rudi Garcia serve comunque un buon primo ricambio alla coppia centrale composta da Mehdi e Castan. Il profilo del prestante Ron Vlaar (189 cm per 83 kg di solidità) intriga non poco i giallorossi, non resta che attendere il maturarsi degli eventi.