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Romagnoli: “Il gioco di Sarri si adatta di più alle mie caratteristiche. Il 13 di Nesta? Nessun paragone”

03.08.2022 | 17:42

Alessio Romagnoli, nuovo difensore della Lazio, si è presentato alla piazza in conferenza stampa.

Queste le sue parole: “C’ho sempre sperato, è tanto che parliamo di questa opportunità. La volontà di entrambi c’è sempre stata. Ringrazio direttore e presidente per quest’opportunità, è sempre stato il mio sogno ed ero sicuro che sarei venuto qui. La mia famiglia mi ha supportato in tutto e per tutto, sono stati felicissimi come me”.

Come ti senti a livello fisico? Differenze tra Pioli e Sarri?

“Sto molto meglio rispetto a prima, ancora manca qualcosina. Il gioco di Sarri è più tattico, Pioli era differente, era più uno contro uno in ampie zone del campo. Questo gioco si adatta più a me e mi piace di più”.

Sull’accoglienza dei tifosi: “È stato emozionante, è stato molto bello ricevere un’accoglienza così. Loro sono sempre qui a supportare la squadra, adesso toccherà a noi, a me ricambiare tutto questo affetto”.

Obiettivi della Lazio e personali?

“Quello di squadra è centrare la Champions League perché la squadra è forte, bel gruppo. Ho sempre detto al direttore Tare nel corso degli anni che questa è una squadra forte. Per me sarà importante giocare di più rispetto all’anno scorso nonostante abbia avuto diversi problemi. Devo cercare di dare il mio massimo e giocare più partite possibili. L’obiettivo principale, lo ripeto, è quello di squadra ed è arrivare in Champions”.

Maglia numero 13 e Alessandro Nesta: “Il paragone con Nesta non si può fare perché ogni giocatore è diverso. Lui è stato il mio idolo e di tanti giocatori. Credo che sia sbagliato fare paragoni con lui. Emozione è tanta perché è qualcosa che ho sempre sognato, è sempre emozionante venire qui”.

Hai sentito Nesta? Su Mihajlovic…

“Nesta l’ho conosciuto ma ultimamente non ci ho parlato. L’ho visto l’anno scorso a Milanello quando venne a trovarci ma non ho parlato con lui. È il percorso inverso rispetto a lui: dopo tanti anni, un giocatore della Lazio torna alla sua squadra. Secondo me è un passo molto importante della mia vita, uno step importante perché vuol dire dimostrare il proprio livello, fare qualcosa di importante con questa società. Secondo me anche lo scorso anno poteva lottare per la Champions League, c’era quasi vicina. Quando ci abbiamo giocato contro è sempre stato difficile, poi abbiamo vinto tutte le partite ma è sempre stata una squadra molto forte. Quest’anno siamo ancora più forti. Sinisa? Grandissima persona, è stato importantissimo per me quando sono andato alla Samp e al Milan. Un punto di riferimento, lo ringrazierò sempre per questo”.