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ROBERTO FIRMINO, STELLA DELL’HOFFENHEIM

04.05.2014 | 11:00

E fu così che lasciò tracce di sé anche a Dortmund. Ieri, in occasione della 33esima giornata di Bundesliga, Roberto Firmino non ha perso tempo e ha ribadito ancora una volta quanto di vero ci sia nei giudizi positivi che gli addetti ai lavori hanno sfornato su di lui da ormai diversi mesi. Già, perchè il numero 10 dell’Hoffenheim è stato fin qui autore di una stagione prodigiosa: sebbene non sia un attaccante di ruolo, ha raggiunto quota 15 reti in campionato, a meno tre da gente come Lewandowski e Mandzukic. Numeri pazzeschi per un calciatore di soli 22 anni, con un futuro da top club europeo assicurato. Ieri, dicevamo, ha sbloccato il match del Westfalenstadion dopo 300 secondi, concretizzando una splendida azione corale con un delizioso tiro dal limite che non ha lasciato scampo all’incolpevole Weidenfeller. E poco importa se poi il Borussia, tra il 29′ e il 34′, abbia pareggiato, ribaltato e blindato l’esito della gara. L’Hoffenheim già da diversi incontri non nutriva più ambizioni europee (1 punto negli ultimi 3 turni e quota 41 conquistata dopo 30 giornate). E’ stata comunque una ghiotta occasione per Firmino: il suo valore di mercato, già piuttosto elevato 48 ore fa, cresce ogni giorno di più, mettendo dunque fretta a tutti quei club a cinque stelle che hanno mostrato un certo interesse nei suoi confronti. Sì, perchè il talento verdeoro nato a Maceiò il 2 ottobre del 1991 ha attirato l’attenzione di team di livello mondiale già dai tempi in cui militava nella Figuerense (biennio 2008-2010). Il motivo? La grande pericolosità e duttilità su tutto il fronte offensivo (partendo da trequartista, è perfettamente in grado di ricoprire qualsivoglia ruolo della prima linea), la notevole disciplina tattica nonostante la giovane età, la personalità ben superiore alla norma. Qualità di non poco conto, esternate con la naturalezza di un veterano con la bacheca piena zeppa di trofei. 
Lo scorso mese di settembre lo Zenit di San Pietroburgo sembrava intenzionato a offrire la bellezza di 20 milioni di euro ai tedeschi per strappargli il gioiellino emergente (un’operazione che sarebbe stata favorita dal superamento del girone di Champions League, come poi è accaduto). A gennaio, tuttavia, tutti coloro che stavano lavorando sotto traccia si sono clamorosamente palesati con proposte progressivamente superiori: l’Atletico Madrid, che pensava a Firmino come vice-Diego; il Bayern Monaco, con Guardiola notevolmente impressionato dalle sue doti tecniche; il Liverpool, la cui proposta si sarebbe assestata intorno ai 18 milioni; il Manchester United, desideroso di dare una scossa alla propria stagione. Morale della storia? Rinnovo con l’Hoffenheim fino al 30 giugno 2017 (il precedente accordo scadeva nel 2015: troppo pericoloso per le casse societarie biancazzurre) e tanti saluti a tutti. Ogni discorso è dunque rinviato all’estate e, sebbene il trequartista carioca non farà certamente parte della spedizione di Scolari per i Mondiali di casa (anche se un pensierino avrebbe tranquillamente potuto farlo), la sensazione è che non basteranno 20 milioni per portarselo a casa. Le pretendenti di certo non mancano e non perderanno tempo a mostrarsi desiderose di averlo nella propria rosa: Roberto Firmino lo sa e corre spedito verso un futuro più che lucente e una carriera vissuta ad altissimi livelli.