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RAPIDITÀ E TECNICA: ECCO OKAFOR, LA STELLA DEL SALISBURGO CHE HA “COLPITO” IL MILAN

08.09.2022 | 15:00

Rapido, tecnico e veloce. Sono questi gli aggettivi che, più degli altri, vengono utilizzati quando si parla di Noah Okafor. Lo svizzero ha punito Maignan con un doppio tunnel per il provvisorio vantaggio del Salisburgo nella gara d’esordio in Champions League contro il Milan. La giovane punta nasce a Binningen, nel cantone svizzero di Basilea Campagna, da papà nigeriano e mamma svizzera (due paesi a cui è particolarmente legato, e che mostra con orgoglio nella sua bio di Instagram). Con il Basilea svolge l’intera trafila delle giovanili, fino a essere aggregato alla prima squadra. Gioca parecchio, anche se principalmente spezzoni di gara e in ruoli non suoi, come ala o centrocampista. Con gli svizzeri esordisce anche in Champions, prima del passaggio al Salisburgo nel 2020. Parallelamente, si ritaglia uno spazio importante anche in Nazionale: dall’Under fino a quella maggiore, con cui giocherà in prossimo mondiale in Qatar.
Il Salisburgo, sempre attenta nella scelta dei talenti da “allevare”, lo acquista dal Basilea per 11 milioni di euro. E nelle ultime stagioni, sta iniziando a raccoglierne i frutti. Lo scorso anno, ad esempio, è stato uno dei protagonisti dell’ottima avventura in Champions League, terminata agli ottavi di finale contro il Bayern Monaco. Contro un’altra squadra tedesca, il Wolfsburg, sono arrivate le prime due reti nell’Europa dei grandi, a cui ha fatto seguito quella rifilata al Siviglia. L’acquisto di Okafor è stata una nuova scommessa degli austriaci, impegnati a gennaio 2020 nel trovare un profilo per sostituire Haaland, passato al Borussia Dortmund. Inizialmente, il classe 2000 fu preso proprio per giocare al posto del norvegese, per poi spostarsi gradualmente sulla trequarti e poi defilarsi sulla sinistra. In patria, nel 2019, è stato premiato come migliore giovane del campionato svizzero. “Scoperto” da tempo dagli addetti ai lavori, ora si fa apprezzare anche nei grandi palcoscenici europei, catalizzando su di sé le attenzioni dei grandi club europei.
Okafor utilizza fluentemente quattro lingue (inglese, tedesco, francese e anche itaiano), ma in campo “parla” coi piedi. E, dando un’occhiata ai numeri collezionati, si fa capire alla grande. Pur essendo piuttosto alto (1.85 m), non ha un aspetto statuario. Dal fisico asciutto, è un giocatore “guizzante”, rapido e bravo a inserirsi negli spazi. Ama svariare nella zona sinistra, cercando di entrare in area dal fondo oppure “pescando” qualche compagno tramite cross. In altre parole, non si tratta di un centravanti di sfondamento, bensì un giocatore di movimento, a cui piace svariare e andare a riempire lo spazio dopo il fraseggio. Su Instagram ha celebrato la “notte magica” contro il Milan, condividendo alcuni scatti del match. Poi il messaggio: “Buona prestazione di squadra, ma alla fine un punto che prendiamo. Grazia ai tifosi per il fantastico supporto, sono felice di aiutare la squadra con un obiettivo. Continuiamo così!”. I rossoneri, che ha già “colpito”, li ritroverà nella gara di ritorno. Nel frattempo toccherà a Chelsea e Dinamo Zagabria prender le misure a Okafor. Tecnica e velocità. I suoi guizzi non sono di facile presa. Maignan conferma.
Foto: Instagram Okafor