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RAPHAEL VARANE, IL PILASTRO DI ANCELOTTI

26.04.2015 | 11:32

Ieri era il settantesimo anniversario della Liberazione ma, molto più prosaicamente, era anche il compleanno di uno dei migliori prospetti calcistici in circolazione a livello mondiale. Stiamo parlando di Raphael Varane, forte difensore del Real Madrid classe 1993 che, nonostante abbia appena compiuto 22 anni, può già essere tranquillamente definito come uno dei pilastri della retroguardia di Ancelotti (e anche della Nazionale). Fisico da primo della classe (191 centimetri di altezza), senso della posizione, eleganza nei movimenti e una maturità che era già evidente a tutti sin dai tempi del Lens, dove ha militato fino al 2011. Quando le Merengues lo prelevarono dal club transalpino – lui aveva appena 18 anni – sborsarono ben 10 milioni di euro. Segno evidente che la dirigenza iberica ci aveva visto lunghissimo. Oggi, a quattro anni di distanza, Varane ha già sfondato il muro delle 100 presenze con la prestigiosa camiseta blanca. E, soprattutto, ha alzato al cielo ben sei trofei: scudetto, Supercoppa di Spagna, Coppa nazionale, Champions League (la celeberrima Decima), Supercoppa europea e Mondiale per club. Un curriculum di tutto rispetto per un centrale che ha davanti a sé una carriera di sicuro spessore.

Di questi tempi parlare di un giocatore del Real Madrid fa drizzare le antenne più del solito. Merito del sorteggio di due giorni fa a Nyon, che ha accoppiato i Blancos alla Juventus per le semifinali di Champions League. E pensare che Varane avrebbe potuto saltare questo fondamentale doppio confronto – ammesso che giocherà titolare – se torniamo con la memoria a poco meno di tre mesi fa. Stavolta non c’entra nessun infortunio (cosa che ha invece condizionato la sua passata stagione), bensì il mercato. Lo scorso 2 febbraio la stampa britannica aveva dato per fatto il suo trasferimento al Manchester United, al punto che si parlava di un viaggio prenotato per le visite mediche. Proprio sul gong della sessione invernale, il classico botto finale per chiudere in bellezza. 35 milioni di sterline la faraonica cifra che sarebbe stata versata nelle casse del Madrid. Poi l’affare è clamorosamente saltato: più plausibile pensare a un rinvio, dal momento che, anche in queste settimane e a intervalli regolari, i Red Devils continuano a pensare a un rinforzo di assoluto valore per la propria terza linea in vista di una stagione che li riporterà in Europa e a lottare per i vertici. Van Gaal lo avrebbe voluto a gennaio, magari con un profilo del genere avrebbe anche potuto impensierire qualche compagine che lo precede in campionato. Ormai i giochi sono fatti, ma Varane resta sempre tra i pensieri degli esperti di mercato di Manchester.

Il contratto in scadenza nel 2020 e il rendimento sempre crescente rendono Varane uno dei pezzi pregiati del calcio del Vecchio Continente. Tant’è vero che, nel frattempo, anche Chelsea e Barcellona hanno sondato la disponibilità al trasferimento. Ogni discorso sarà affrontato nella prossima turbolenta estate che, per quanto riguarda i nomi che circolano, si preannuncia a dir poco rovente. Ma davanti a Varane e a tutti i club coinvolti in questa appassionante vicenda di mercato c’è ancora un mese pieno di calcio giocato. La priorità, al momento, resta quella.

Foto: goal.com