Ultimo aggiornamento: lunedi' 06 maggio 2024 00:30

Rakitic lascia il Siviglia e vola in Arabia: “Mi faccio da parte per il bene del club. Al Shabab? Darò il massimo”

30.01.2024 | 17:10

Ivan Rakitic lascia il Siviglia, stavolta in maniera definitiva. Il centrocampista sarà un giocatore dell’Al Shabab. 

Rakitic ha così raccontato dell’addio al suo club: “Ho detto che non avrei pianto… Resto soprattutto con quello che sto vivendo fuori dallo stadio. Quando arrivi in ​​un paese nuovo devi ritagliarti del tempo, ma la cosa più importante è il ricordo che resta della persona. Abbiamo vissuto insieme 7 anni incredibili. Ho avuto il privilegio di indossare questa maglia 323 volte. Bisogna capire che un ciclo sta finendo, è importante averlo chiaro anche se a volte può far male. Vedere qui le due Europa League… Avrei voluto ci fossero stati molti più titoli. Tutti facciamo gol e assist, ma quello che vogliamo sono quelle coppe e per fortuna possiamo dire che il Siviglia le ha vinte. Porto con me così tanti amici e parenti che sembra incredibile. Come può un croato nato in Svizzera dire che la sua casa è a Siviglia? Tornerò e resterò sempre accanto al Sevilla Fútbol Club. So che questa stagione difficile andrà bene, ho fiducia nel presidente. Vi sosterrò da lontano e porterò con me qualche maglietta per mostrare il Sevillismo lontano da qui. Non c’è niente di più grande che sentirsi un sevilista e un sivigliano. Continuerò a far addormentare le mie figlie con le marce (della Settimana Santa, ndr) e porteremo anche il salmorejo in Arabia. Viva Siviglia”.

Che ricordi ha di questi giorni? “Le ultime notti non sono state facili, ho parlato fino alle sei del mattino con mia moglie per capire cosa sta succedendo. Questa non è una squadra di calcio o una città, è la mia vita e il mio cuore. Ho incontrato mia moglie la stessa notte in cui sono arrivato 13 anni fa, e questo è il destino. Riuscire a trasmettere a tutti cosa significa il Siviglia è la cosa più bella del mondo. L’Ivan che è arrivato non è mai cambiato, ma è diventato un uomo. Quando arrivi in ​​un posto diverso cerchi di capirlo, non solo il club ma la città e la gente. Venire al Siviglia è stata la decisione migliore della mia vita. Non so nemmeno perché me ne vado. È stato difficile dirlo a mia moglie, ho detto al mio agente di parlare con lei, di aiutarmi. Raquel è di qui, non ha fatto salti di gioia”.

In che momento lo ha deciso? “Domenica ero ai box ma volevo scendere sull’erba per aiutare contro l’Osasuna, per esserci. Ho detto anche al presidente: ‘Dica all’allenatore di farmi entrare subito. Non riesco a capire che davvero non scenderò più sull’erba del Sánchez-Pizjuán’. Apprezzo il modo in cui il presidente mi ha trattato, il fatto che abbiamo potuto parlare, lasciare tutto chiuso e preparare il viaggio dall’altra parte del mondo”.

Foto: Instagram personale