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RAFA JORDÀ, LA SCOMMESSA DEL SIENA

11.02.2014 | 09:56

Dopo il grave infortunio occorso a Gianvito Plasmati, che nel match contro il Novara ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, per tamponare l’emergenza al Siena serviva una torre che potesse sostituire l’ex attaccante del Catania in seno all’organico a disposizione di Mario Beretta. La scelta dello staff coordinato dal direttore sportivo Stefano Antonelli è ricaduta su Rafa Jordá, trentenne centravanti spagnolo che, dopo essersi svincolato lo scorso dicembre dal Guizhou Renhe, ieri mattina si è sottoposto alle visite mediche per conto del club toscano per poi firmare fino al 30 giugno 2014, con opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione.

Partendo proprio dall’ultima esperienza, al di là dei 24 gol e 13 assist collezionati in 68 partite, il biennio in Cina si è concluso nel migliore dei modi dal momento che l’ex compagine del nuovo ariete della Robur ha conquistato la Coppa nazionale, impedendo di fatto la conquista del Triplete al Guangzhou Evergrande (sconfitto in finale) di Marcello Lippi, che da qualche giorno può annoverare tra le proprie fila anche Alino Diamanti. In terra asiatica il ragazzo ha rivestito il ruolo di titolare, alternandosi saltuariamente con l’ex Parma, Messina e Rimini Zlatan Muslimovic, uno dei due bosniaci in rosa, l’altro è il più celebre Zvjezdan Misimovic, tuttora nazionale e con trascorsi importanti in Bundesliga tra le file del Wolfsburg. Ripercorrendo le tappe salienti della carriera del neo senese, che sul suo sito ufficiale dichiara di essersi ispirato da bambino a Patrick Kluivert, va subito premesso che Jordà si è sempre rivelato utile, oltre che in fase conclusiva, soprattutto nel gioco di sponda grazie ad una invidiabile prestanza fisica, certificata dai 192 centimetri d’altezza per 80 chilogrammi: una sorta di manna dal cielo per chi gli giostra attorno alla ricerca di spazi e palloni giocabili.

Rafa nasce il 1 gennaio del 1984 a Barcellona e muove i suoi primi passi iniziando a sgambettare con la maglia della Damm, storica scuola calcio della metropoli catalana, per poi approdare – dopo una parentesi annuale nel vivaio del Valencia – nel settore giovanile del Numancia. Proprio con la maglia dei Sorianos, dopo un girone in prestito nel  Club Multideporte Peralta (8 reti in 17 incontri), arriva il debutto nella Liga nel 2004-05, tre apparizioni per iniziare a respirare l’aria del calcio che conta. Aspettativa effimera, però: da quel momento l’attaccante inizia la sua personalissima vuelta, che lo porterà ad affrontare una spola continua tra il club di appartenenza e altri sodalizi, quali Benidorm, Alicante ed Hercules. Alla fine della corsa saranno complessivamente 106 le presenze accumulate, tutte nelle serie inferiori, con 27 gol all’attivo, non tantissimi.

Il 27 gennaio del 2010 arriva però la chiamata del Levante, che gli fa sottoscrivere un contratto di due anni e mezzo e, alle latitudini dell’Estadio Ciutat de València, il calciatore fa vedere buone cose, contribuendo dapprima alla promozione nella massima serie e poi al raggiungimento della salvezza, per un ruolino finale di 7 reti messe a segno nelle 36 occasioni in cui è stato chiamato in causa. Dopo di che, il nostro personaggio del giorno è volato in Cina per affrontare l’avventura di cui vi abbiamo già parlato.

E adesso, dopo un lungo girovagare, il misconosciuto Rafa si misurerà tra i cadetti. Una scommessa low cost del Siena per offrire un’alternativa in più a Beretta: quando ci sarà da lanciare a scavalcare il centrocampo Jordà farà valere la sua stazza imponente, i supporters bianconeri se lo augurano vivamente. D’altronde il girone di ritorno è ancora lungo, in diciotto giornate può succedere di tutto e il treno playoff non è poi così lontano.