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Provedel e quel precedente con la Juve Stabia. I suoi colleghi con il “vizio del gol”

19.09.2023 | 23:45

Dopo aver fatto una grande partita tra i pali, Ivan Provedel si è travestito anche da bomber e ha regalato la parità alla sua Lazio contro l’Atletico Madrid. Quando tutto sembrava perduto, Provedel da attaccante vero si è inserito in area di rigore e con un gran colpo di testa ha battuto Oblak. Ma non è la prima volta per il portiere biancoceleste. Il 7 febbraio 2020, allora con la maglia della Juve Stabia, Provedel segnò il gol del pareggio nel recupero contro l’Ascoli. Al Del Duca è il 95′ quando Provedel si spinge in avanti nel tentativo di acciuffare un disperato 2-2 (dopo aver subito gol da Scamacca e Ninkovic) e sfruttando un calcio di punizione sorprende tutti con un colpo di testa da rapace, anticipando il collega Leali.

Il gol è un vizio che contraddistingue i portieri italiani, basta guardarsi indietro. Lucidio Sentimenti, altrimenti noto come Sentimenti IV, “Cochi” rappresenta il massimo portiere goleador nella storia della Serie A. Ben 5 le sue reti su rigore segnate tra il 1942 e il 1953 con le maglie di Modena, Juventus e Lazio. Curiosamente la prima trasformazione risale al 17 maggio 1942 in Napoli-Modena, quando tra i pali avversari c’era il fratello Arnaldo reduce da 9 penalty parati consecutivamente.Negli anni Settanta, chi si prese il lusso di segnare tre volte su calcio di rigore fu il portiere del Como, Antonio Rigamonti, che punì i colleghi di Verona, Bologna e Milan nel 1976. Il pioniere italiano tra i portieri bomber, intesi coloro che hanno segnato su azione e non da palla inattiva, è Michelangelo Rampulla: è il 23 febbraio 1992 a Bergamo quando Rampulla insacca di testa l’1-1 tra l’Atalanta e la sua Cremonese.

Il pesce d’aprile del 2001 fu tutto di Massimo Taibi, autore dell’1-1 nel finale di Reggina-Udinese. Reduce dalle esperienze con Milan e Manchester United, Taibi punì di testa il collega Turci per la gioia del Granillo. Se Rampulla fu il primo goleador su azione in Serie A con la maglia numero 1, il primo collega italiano a lasciare il segno in Europa fu Amelia. Il 2 novembre 2006, a Belgrado, il Livorno perde 1-0 contro il Partizan in Coppa Uefa: ci pensa Amelia a realizzare di testa l’1-1 al minuto 87. L’ultimo portiere a segno nella massima serie italiana è stato Alberto Brignoli. È il 3 dicembre 2017 quando, dopo 14 sconfitte in altrettante gare, Brignoli consegna il primo storico punto al Benevento ai danni del Milan..Nel 2019 il portiere romano si era riscoperto un rigorista infallibile in Romania: titolare nel Craiova all’epoca allenato da Mangia, Pigliacelli realizza il provvisorio 1-1 contro la Steaua poi vittoriosa 3-2.  Il più recente – escluso Provedel di questa sera – risale al 10 aprile 2022, quando Riccardo Gagno, all’epoca in Serie C, segnò addirittura da 80 metri che direttamente su rinvio beffò il collega Rossi e firma il definitivo 2-1 degli emiliani contro l’Imolese al 91′. Una rete che ha avvicinato la squadra di Tesser alla promozione in B, poi conquistata.

Per quanto riguarda la Champions League, invece, sono solo quattro (compreso Provedel) i portieri riusciti ad andare a segno. Hans Jorg Butt riuscì a farcela con tre squadre diverse: Amburgo, Bayer Leverkusen e Bayern Monaco, ma sempre su calcio di rigore. Stesso discorso per Vincent Enyeama, estremo difensore nigeriano, che con la maglia dell’Hapoel Tel Aviv trovò il suo unico gol nella competizione sempre dagli undici metri. Il portiere turco Sinan Bolat, invece – come Provedel -, trovò il gol con un colpo di testa per l’1-1 finale contro l’AZ.

Foto. Instagram Champions League